Gli anziani e le cadute: un rischio spesso letale. Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia e presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, descrive all’agenzia Adnkronos le gravi conseguenze delle cadute e degli incidenti domestici negli anziani, che molto spesso, seppur apparentemente sembrino incidenti banali, causano problemi irreparabili. Le cadute sono oggi uno dei principali problemi della medicina geriatrica, in quanto non di rado si rivelano un evento fatale. Uno dei fondamentali obiettivi di assistenza dell’anziano fragile, nelle età più avanzate, è proprio quello di prevenire questi eventi in maniera assoluta.
Gli anziani e le cadute: un rischio spesso letale
Per un anziano lo scivolare o il cadere può provocare, oltre a possibili traumi e fratture, scompensi cardiovascolari e uno stato infiammatorio improvviso molto violento. Tutte queste situazioni, possono accelerare la morte e causare il decesso dell’anziano. Trabucchi afferma che un grande problema è che spesso non si ha coscienza di questo; è necessario quindi avvertire e mettere in guardia l’anziano, nonostante sia in salute. “Gli va fatto capire -dichiara l’esperto- che cadere sarebbe la cosa peggiore. Bisogna convincerlo a chiedere aiuto di notte se si alza, o di giorno anche quando deve fare appena pochi gradini. Gli va detto di aspettare, di farsi accompagnare da qualcuno, di non provare mai a superarsi. Questo è il problema perché anche un 90-95enne, se si sente bene, è portato a rischiare ed è davvero un pericolo”.
Gli anziani e le cadute: un rischio spesso letale. Alcuni suggerimenti
Secondo i dati di un’indagine riportati online dall’Istituto Superiore di Sanità, l’8% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nel mese precedente all’intervista e nel 18% dei casi è stato necessario un ricovero in ospedale, di almeno un giorno. Nonostante le cadute avvengano principalmente in casa (63%), questa è percepita dagli anziani come un luogo sicuro, non a rischio cadute. Solo un intervistato su tre la reputa un luogo in cui la probabilità di avere un infortunio è alta; la consapevolezza però cresce con l’avanzare dell’età. Inoltre, emerge dall’indagine che le cadute sono molto più frequenti in età avanzata, lo dichiarano il 7% degli uomini e il 90% delle donne in età avanzata.
L’ISS dichiara: “Ancora troppo bassa sembra l’attenzione degli operatori sanitari al problema delle cadute fra gli anziani. Solo il 16% degli intervistati dichiara di aver ricevuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, il consiglio dal medico o da un operatore sanitario su come evitare le cadute“. È necessario quindi utilizzare almeno una protezione per evitare cadute, come per esempio il tappetino nella vasca da bagno o nella doccia, maniglioni o seggiolini, utilizzati solamente dal 68% degli intervistati”.