Boswellia Serrata: princìpi e proprietà dell’incenso. Arbusto originario dell’India della famiglia delle Burseracee, che predilige i luoghi assolati e desertici. È una varietà che entra in numerosi preparati della Medicina Ayurvedica, che ne utilizza la gommoresina dal profumo intenso. Questa viene raccolta per incisione del tronco da cui trasuda un lattice che si rapprende a formare come delle lacrime trasparenti e rotonde di colore giallo oro. È una pianta in grado di portare calore vitale e difese all’organismo. Le resine sono infatti prodotte in difesa della pianta, hanno una forte azione antisettica e cicatrizzante e la loro presenza rappresenta una indicazione delle virtù della pianta stessa dal punto di vista delle capacità di difesa, protezione e riparazione negli squilibri del corpo umano.
La Boswellia Serrata nella Medicina Ayurvedica
In medicina ayurvedica, la Boswellia Serrata è chiamata sali guggal ed è indicata in molte problematiche, dai dolori articolari, ai disturbi polmonari, nelle epatopatie e nella cura della pelle. Inoltre ha una azione calmante generale.
È il noto incenso conosciuto anche nella medicina mediterranea antica, dove veniva impiegato come tutte le spezie per l’effetto antisettico oltre che nelle ferite e nei problemi polmonari in particolare di tipo asmatico. Galeno lo raccomandava nelle debolezze di stomaco e nella dissenteria.
La Boswellia Serrata oggi
La Boswellia Serrata è oggi una delle piante più studiate per il suo importante effetto antinfiammatorio, analgesico ed immunomodulante. La sua gommoresina è formata da una parte resinosa ricca di acidi triterpenici e un olio essenziale. I primi svolgono una marcata azione antinfiammatoria e di protezione sulla cartilagine, mentre l’olio essenziale agisce sull’apparato respiratorio, nell’asma bronchiale, sulla digestione e sulla sudorazione. Gli organi e gli apparati maggiormente coinvolti dalla sua azione sono l’intestino (coadiuvante nella rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn) e tutto l’apparato articolare (osteoartrite, artrosi). Il suo effetto di regolazione immunitaria la rende indicata anche in caso di artrite reumatoide. Si è ipotizzata anche una azione ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante, tuttora oggetto di studio.
La Boswellia Serrata nell’antichità.
Anticamente l’incenso era considerato prezioso quanto l’oro ed era offerto nei rituali affinché il suo fumo profumato salisse sino alle divinità. Dai rituali pagani è sopravvissuto ed è stato mantenuto anche nella liturgia cristiana conservando nel tempo il suo carattere di sacralità. È uno dei doni portati dai Magi a Gesù.
L’utilizzo della Boswellia Serrata
L’incenso può essere usato in estratto idroalcolico, polvere, estratto secco e olio essenziale. L’olio essenziale ricavato per distillazione in corrente di vapore dalla gommoresina della varietà Carterii può essere impiegato diluito in olio vegetale anche per massaggi rilassanti e ansiolitici. Può essere inoltre inalato in ragione di 2-3 gocce per favorire la pulizia delle vie respiratorie dai catarri, migliorare il respiro ed eliminare la tensione nervosa. Unito all’acqua del bagno porterà beneficio sia in caso di stati di raffreddamento o in situazione di stress, esaurimento psico-fisico e tensione nervosa.
L’etimologia del termine incenso
Il termine incenso rimanda al verbo incendere, bruciare ma anche risplendere e questo evoca l’azione benefica della pianta dedicata al Sole, che porta luce di salute e salvezza all’uomo.
A cura del gruppo di studio Arcangea/Pianeta Azzurro