venerdì 4 Ottobre 2024

Salute Benessere Qualità della vita

HomeSalute mentaleCambio di stagione: il cervello lo avverte
Varier banner

Cambio di stagione: il cervello lo avverte

I risultati di un recente studio pubblicato sulla rivista Sciences Advances.

- Advertisement -

Cambio di stagione: il cervello lo avverte. Secondo uno studio condotto di recente sui topi dai ricercatori dell’Università della California a San Diego, il cervello è in grado di avvertire il cambio di stagione, grazie a un circuito di neuroni che modifica le molecole segnale a seconda delle variazioni della luce diurna. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Advances, potrebbero avere importanti risvolti per la terapia della luce, utile contro i disturbi dell’umore come depressione.

Cambio di stagione: il cervello lo avverte. Lo studio

Lo studio era incentrato su una piccola struttura del cervello: il nucleo soprachiasmatico, formato da 20 mila neuroni. Questa piccola parte del cervello è definita come un orologio che regola i cambiamenti fisici, mentali e comportamentali che avvengono durante il corso delle 24 ore. Viene condizionato ogni aspetto, a partire dalla temperatura corporea fino alla produzione degli ormoni.

Il funzionamento del nucleo soprachiasmatico avviene sulla base degli input provenienti da cellule specializzate della retina, le quali comunicano i cambiamenti di intensità e durata della luce diurna. Si è scoperto inoltre che i neuroni del nucleo soprachiasmatico si coordinano fra loro per adattarsi alle variazioni di luce, cambiando i tipi e le quantità di neurotrasmettitori che vanno a influenzare l’attività del cervello e i comportamenti.

Ulteriori cambiamenti stagionali sono stati riscontrati nel numero di neuroni che producono neurotrasmettitori nel nucleo paraventricolare, un’area del cervello che controlla stress, metabolismo e altre funzioni autonome.

Davide Dulcis, neuroscienziato italiano coordinatore dello studio ha affermato: “La scoperta più importante in questo studio è che abbiamo capito come manipolare artificialmente l’attività di specifici neuroni del nucleo soprachiasmatico inducendo l’espressione di dopamina nel nucleo paraventricolare”.

Se i risultati di questo studio venissero confermati anche nell’uomo, potrebbero essere adottate nuove strategie terapeutiche per la depressione maggiore, la depressione post-partum e i disturbi bipolari.

DISCLAIMER

Le informazioni esposte in SaluteToday hanno uno scopo esclusivamente informativo, possono essere modificate oppure rimosse in qualsiasi momento, e in nessun caso possono costituire e/o sostituire la formulazione di diagnosi e/o la prescrizione di trattamento medico. Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo andare a sostituire il rapporto diretto tra il medico e il paziente o la visita medica, anche specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o quello dei medici specialisti in merito a qualsiasi indicazione riportata nel sito stesso. Per l’uso di medicinali o di qualsiasi prodotto o servizio indicati nel sito è assolutamente necessario e assolutamente indispensabile consultare il proprio medico curante. In nessun caso il sito, il Direttore, l’Editore che lo gestisce, gli autori degli articoli e/o dei contenuti, né altre soggetti in qualsiasi modo connessi al sito, saranno responsabili di qualsiasi eventuale danno anche solo ipoteticamente collegabile all’uso dei contenuti e/o di informazioni presenti sul sito. Il sito non si assume alcuna responsabilità in merito al cattivo uso che gli utenti o i visitatori del sito potrebbero fare delle indicazioni, dei prodotti, dei servizi riportati nel sito stesso. Non è in alcun modo possibile garantire l’assenza di errori e l’assoluta correttezza delle informazioni divulgate né che le informazioni o i dati risultino aggiornati. In qualità di affiliato Amazon, SaluteToday può ricevere un modico compenso da Amazon, per gli eventuali acquisti idonei generati dai link presenti in questo articolo.

- Advertisment -

ALTRE NOTIZIE