Caro bollette, l’allarme degli endocrinologi: “Con ora legale tutto l’anno +20% diabete e obesità”. Per far fronte al rincaro delle bollette è stato proposto di adottare l’ora legale tutto l’anno, in quanto consentirebbe un risparmio energetico grazie a un minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Gli esperti della Società Italiana di Endocrinologia (SIE), però, avvertono che questo comporterebbe delle ripercussioni per la nostra salute.
Sono arrivati i primi dati dagli Stati Uniti, dove già lo scorso marzo, democratici e repubblicani hanno chiesto l’estensione in maniera permanente dell’ora legale, con la proposta di legge denominata Sunshine Protection Act. Gli esperti della SIE hanno studiato questi dati e hanno rilasciato una nota, in cui dichiarano: “Mattine più buie e sere più luminose potrebbero avere effetti negativi sulla quantità di sonno e di conseguenza anche su pericolo di obesità, sovrappeso e malattie metaboliche come il diabete, con effetti deleteri anche sul cuore”.
Caro bollette, l’allarme degli endocrinologi. Annamaria Colao: “Rischi di conseguenze sul metabolismo e sistema cardiovascolare più alto del 20%”
Annamaria Colao, presidente SIE e ordinario di endocrinologia all’Università Federico II di Napoli, afferma che rendere permanente l’ora legale consentirebbe di evitare disturbi derivanti da alterazioni del ritmo circadiano a causa del passaggio tra ora legale e ora solare. Inoltre, l’impatto potrebbe essere positivo sui bambini, i quali godrebbero di un’ora in più all’aria aperta e potrebbero fare così più movimento. A fronte di questi benefici però, l’ora legale permanente potrebbe non essere in sincronia con l’orologio biologico e rivelarsi quindi deleteria, accrescendo fino al 20% il pericolo di conseguenze negative sul metabolismo e il sistema cardiovascolare.
Annamaria Colao spiega inoltre che un altro problema derivante da tale scelta potrebbe essere costituito dall’aumento dei casi di insonnia: “Rivalutando studi condotti mettendo a confronto persone che vivono all’estremità Est e a quella Ovest di uno stesso fuso orario ci si è accorti che chi vive a ridosso del fuso più occidentale, e quindi è in una situazione più simile a quello che si avrebbe con l’introduzione dell’ora legale permanente, in media dorme di meno. Dati dell’American Time Use Survey, riferiscono che a Ovest si riposa circa 20 minuti in meno ogni notte, ovvero si dorme 115 ore in meno all’anno; è più probabile avere un sonno insufficiente, inferiore alle 6 ore per notte, e tutto ciò si traduce, oltre che in un calo del 3% della produttività, in una probabilità dell’11% più alta di essere in sovrappeso e del 21% di andare incontro a obesità e diabete. Anche il rischio di attacchi cardiaci sale del 19%, mentre quello di tumore al seno cresce del 5%“.
L’esperta conclude: “Questi dati suggeriscono che qualcosa di analogo accadrebbe anche rendendo permanente l’ora legale nel nostro Paese. Infatti le serate più luminose, dal canto loro, sarebbero meno affini all’orologio biologico umano che alla sera ha bisogno del buio per produrre melatonina e per un riposo adeguato. È possibile che abbia addirittura più benefici per la salute rendere permanente l’ora solare, che almeno sulla carta sembra più in sincrono con il nostro orologio biologico. Di certo però è giunto il momento di interrogarsi sull’opportunità di scegliere un orario fisso per tutto l’anno. Ulteriori studi aiuteranno senz’altro a comprendere se sia meglio per la salute scegliere l’ora solare o quella legale”.