Cibo spazzatura assunto dalla mamma: rischio obesità per il bambino. I ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston hanno condotto uno studio riguardante l’alimentazione della madre e come questa si ripercuote sul bambino.
Cibo spazzatura: un rischio per il bambino, se assunto dalla mamma: lo studio
Lo studio è stato condotto su un campione di circa 20.000 bambini e 15.000 madri ed è stato osservato che l’alimentazione della madre, nei primi anni di vita dei figli, può influenzare il rischio di sovrappeso e obesità dei piccoli, in quanto i bambini assumono le stesse abitudini alimentari della famiglia e non solo. È emerso, in particolare, che il consumo quotidiano di alimenti ultraprocessati da parte della mamma può incrementare fino al 26% le possibilità che il bambino sviluppi negli anni una condizione di sovrappeso o obesità.
Il rischio che i figli sviluppino un peso eccessivo è quindi superiore rispetto ai loro coetanei, anche a parità di abitudini alimentari e di attività fisica. Gli esperti ipotizzano che questo avvenga a causa di “un imprinting in utero a lungo termine” oppure a causa di una “modifica epigenetica della suscettibilità della prole all’obesità”, ma la certezza del perché questo accada non è stata ancora trovata. È stato però certificato l’importanza della riduzione del consumo di cibi ultraprocessati da parte della mamma.
Obesità nei bambini: alcuni dati
L’Italia è uno dei paesi europei che registrano il più alto tasso di obesità nei bambini: secondo i dati di un recente studio presentato al Ministero della Salute, su un campione di 50.000 bambini di terza elementare, il 20,4% è in sovrappeso e il 9,4% è obeso.
Cibo spazzatura: amato anche dagli italiani
Si calcola siano quasi 2 milioni gli italiani che si definiscono amanti del cibo spazzatura. Nel novero del cosiddetto junk-food la fanno da padrone, in Italia, le patate fritte, i fritti in genere, le bevande gassate, alimenti questi che, se assunti smodatamente, hanno effetti molto deleteri sulla salute delle persone.