Covid-19, contagi in crescita: curve epidemiche a confronto. Cosa succedeva lo scorso anno e cosa sta succedendo oggi?
Gli ultimi rapporti inerenti alla diffusione del Covid-19 evidenziano, in Italia, una ripresa nel numero dei contagi giornalieri. Da una quindicina di giorni gli indicatori registrano un costante aumento. Andiamo dunque a vedere, nel dettaglio, cosa sta succedendo e -soprattutto- mettiamo a confronto ciò che sta accadendo in questi giorni con quello che si verificava lo scorso anno in questo stesso periodo.
Per procedere alla comparazione dei dati non abbiamo utilizzato il numero “secco” dei nuovi contagi giornalieri ma, come sempre, siamo ricorsi alla Media Mobile Semplice a 7 giorni. In tal modo, il dato che abbiamo calcolato quotidianamente espone la media dei contagi registrati nei 7 giorni precedenti il giorno stesso. Il dato di ieri 31 ottobre 2021, per fare un esempio, riporta la media dei contagi giornalieri registrati nei 7 giorni che vanno dal 25 al 31 ottobre compresi. Quello del 30 ottobre era invece la media dei contagi giornalieri registrati nel periodo 24-30 ottobre. Così facendo, lo vedremo a breve nel grafico, la variazione del dato risulta decisamente più omogenea, più costante e meno soggetta alle oscillazioni quotidiane dettate da fattori estranei all’andamento dell’epidemia stessa, quali per esempio il fisiologico ridursi del numero dei tamponi nei fine settimana.
Contagi Covid-19 in crescita. Ottobre 2021: cosa sta succedendo.
La sera di venerdì 15 ottobre 2021, dopo un lungo periodo di costante flessione, la Media Mobile Semplice a 7 giorni (SMA7) segnava 2.458 contagi quotidiani. Dall’indomani il dato sarebbe tornato a crescere, sino a toccare, ieri 31 ottobre, quota 4.399 per un incremento percentuale del 72,6%. Nel grafico sottostante abbiamo tracciato l’andamento della SMA7 lungo tutto il mese di ottobre 2021. Si noti, a partire proprio da sabato 16 ottobre, il costante rialzo della curva.
Contagi Covid-19: Cosa è successo lo scorso anno, nei mesi di ottobre e novembre 2020
Lo scorso anno, nei mesi di ottobre e novembre, l’Italia fu letteralmente travolta dalla seconda, violenta ondata di contagi da Covid-19. Dopo un estate di fatto priva di grandi sussulti, i primi 15 giorni di ottobre 2020 avrebbero visto l’inizio della seconda, fortissima ondata di contagi. La sera di mercoledì 1° ottobre 2020 la Media Mobile Semplice a 7 giorni (SMA7) era di 1.870 contagi giornalieri. Appena due settimane dopo, la sera di giovedì 15 ottobre 2020, l’indice segnava 6.173, per piazzarsi il 31 ottobre a quota 24.992 contagi medi, per un aumento -riferito al 1° del mese- addirittura del 1.236%. Il dato avrebbe concluso la sua violenta impennata la sera del 23 novembre, con l’indicatore che avrebbe toccato quota 34.502 contagi giornalieri medi. L’Italia, come ben sappiano, sarebbe tornata a dividersi in zone: rosse, arancioni, gialle, bianche. Sarebbero tornati i lockdown, le restrizioni e, soprattutto, sarebbe ripartita la straziante conta dei decessi. Ecco tracciata, nel grafico sottostante, la tragica impennata registrata nei mesi di ottobre e novembre dello scorso anno:
Contagi Covid-19 in crescita: 2021 vs. 2020, le curve a confronto
Come stanno dunque andando le cose, quest’anno, giunti ormai alle porte dell’inverno, stagione tradizionalmente favorevole alla diffusione dei virus? Per capirlo meglio, sovrapponiamo le due curve (quella dello scorso anno e quella di quest’anno) e mettiamole graficamente a confronto:
Come si può ben notare, quel che è sin qui successo quest’anno, non è lontanamente paragonabile a quanto accaduto dodici mesi or sono. La curva SMA7 dei contagi giornalieri evidenzia, nel mese di ottobre 2021, un rialzo sinora molto più blando, molto ridotto nei numeri e per nulla comparabile alla convulsa impennata dello scorso anno. Ciò non significa che possiamo sentirci al riparo da ulteriori nuove impennate, ma di certo si può dire, senza timore di essere smentiti, che il mese di ottobre 2021 è trascorso facendo molti meno danni di quanti ne abbia fatti nel 2020. Il confronto assume toni ancor più confortanti se si tiene conto del fatto che lo scorso anno, nei mesi di ottobre e novembre, erano in vigore restrizioni che quest’anno, almeno sin qui, non si è ritenuto di predisporre. Auguriamoci che il mese di novembre, teatro lo scorso anno -nella prima quindicina- della sfrenata corsa che portò i contagi giornalieri medi sul tetto dei 34.502, non riservi spiacevoli sorprese.