mercoledì 15 Gennaio 2025

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Diabete: sensore per monitorare glucosio riduce i ricoveri

I dati dello studio pubblicati sul Journal of Diabetes Technology & Therapeutics.

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Diabete: sensore per monitorare glucosio riduce i ricoveri. L’impiego del metodo a “cerotto” per monitorare il glucosio FreeStyle Libre di Abbott riduce notevolmente la percentuale dei ricoveri ospedalieri dovuti a eventi diabetici acuti nelle persone con diabete di tipo 2 in terapia insulinica basale, ossia una volta al giorno. Lo divulga l’azienda che oggi ha presentato i nuovi dati dello studio in Real World Relief, pubblicati sul Journal of Diabetes Technology & Therapeutics ed esposti al 58° meeting annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (Easd).

Diabete: sensore per monitorare glucosio riduce i ricoveri. I risultati della ricerca

I risultati della ricerca redatti da Relief rivelano che, dopo un anno di utilizzo del sistema FreeStyle Libre, il numero di ricoveri per casi diabetici acuti è diminuito del 67% nelle 5.933 persone con diabete tipo 2 che osservavano un regime terapeutico solo con insulina basale. In aggiunta, si è vista una riduzione del 44% dei ricoveri per ipoglicemia grave e una riduzione del 75% dei ricoveri per chetoacidosi diabetica. Quest’ultima è una grave complicanza metabolica acuta del diabete, particolarmente pericolosa quando i livelli di glucosio sono troppo alti per troppo tempo e i corpi chetonici si ammassano nel sangue. Lo studio ha dimostrato anche un abbassamento dei ricoveri ospedalieri nel giro di 2 anni di utilizzo del sistema FreeStyle Libre.

Carlo Bruno Giorda, responsabile Sc Diabetologia Asl To5 e coordinatore Rete diabetologica Piemonte, afferma: “I risultati dello studio Relief evidenziano il valore dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori nel ridurre gli eventi gravi e le ospedalizzazioni nelle persone con diabete di tipo 2 in terapia insulinica basale. Questi risultati sono simili a quelli osservati nella coorte più ampia di persone con diabete di tipo 2 in terapia insulinica multi-iniettiva, il che suggerisce che la tecnologia FreeStyle Libre potrebbe essere proposta come parte integrante della pratica clinica anche per i pazienti con diabete di tipo 2 in terapia con la sola insulina basale una volta al giorno, non solo per le persone in terapia insulinica intensiva”.

Francesco Saverio Mennini, professore di Economia sanitaria ed Economia politica, Università di Roma Tor Vergata e presidente Sihta dichiara: “L’onere dell’assistenza alle persone con diabete in Italia è considerevole, con una spesa complessiva annuale stimata tra gli 8,1 e i 9,6 miliardi di euro. Il costo cresce esponenzialmente al crescere delle comorbidità e, in particolare, le persone in trattamento con insulina hanno costi di gestione più che raddoppiati rispetto ai pazienti non insulinizzati. Tali costi non differiscono in maniera significativa tra pazienti in trattamento insulinico multi-iniettivo, pazienti trattati con insulina basale o abbinati ad altri farmaci antidiabetici orali e/o Glp1. L’ospedalizzazione rappresenta il principale fattore di costo, e questo suggerisce una volta di più come entrambi i gruppi di pazienti dovrebbero beneficiare dell’accesso a una tecnologia di monitoraggio del glucosio con sensori notoriamente associata a una riduzione delle ospedalizzazioni per eventi diabetici acuti. Investire quindi in trattamenti e device che riducono gli eventi diabete-correlati risulta spesso una strategia costo-efficace o addirittura cost-saving nella prospettiva del sistema sanitario”.

Quando i farmaci per via orale o gli agonisti del recettore Glp-1 non sono più capaci a regolare i livelli di glucosio, il medico può cambiare il trattamento iniziando con una terapia insulinica una volta al giorno, chiamata insulina basale. Alcuni studi dimostrano che le persone con diabete di tipo 2 che iniziano la terapia con insulina basale hanno una probabilità 3 volte superiore di andare incontro a ipoglicemia grave. La preoccupazione di imbattersi in episodi di ipoglicemia è comune sia tra le persone con diabete di tipo 2 che tra i medici e potrebbe costituire un ostacolo al rafforzamento del trattamento, oltre a condizionare sulla volontà del paziente di seguire la terapia insulinica basale prescritta dal medico. Sempre lo studio Relief indica che la riduzione dell’incidenza di ipoglicemia e chetoacidosi diabetica potrebbe prestarsi a migliorare l’aderenza e aiutare le persone con diabete a raggiungere i loro obiettivi glicemici. Questo è di particolare importanza per gli anziani, dove l’ipoglicemia è associata a un rischio notevolmente maggiore di cadute, fratture, demenza e morte.

Alexander Seibold, Senior medical director di Abbott Diabetes Care, dichiara: “Il passaggio alla terapia iniettiva con insulina può avere un forte impatto sulle persone con diabete di tipo 2, sia a livello psicologico che fisico. Sebbene il passaggio sia spesso necessario per gestire i livelli di glucosio, può essere stressante iniettarsi l’insulina. L’obiettivo di Abbott è quello di rendere la gestione del diabete più semplice. Con il sistema per il monitoraggio del glucosio con sensori FreeStyle Libre le persone con diabete possono visualizzare il proprio glucosio in qualsiasi momento con una rapida occhiata al cellulare, e possono prendere decisioni più informate e più velocemente, apportando modifiche allo stile di vita o alle terapie, ed evitare episodi di ipoglicemia”.

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