Ginkgo biloba: efficace vasodilatatore, ottimo per la memoria. Il Ginkgo biloba appartiene al gruppo degli alberi definiti “preistorici” o “fossili viventi” per essere uno dei primi apparsi sulla terra e oggi emblema della memoria dell’evoluzione degli alberi sul pianeta.
Ginkgo biloba: le origini
Originario dell’estremo oriente, e anticamente presente anche in Europa e Nord America e quasi completamente estinto in seguito alla glaciazione, è sopravvissuto in pochi esemplari in Cina e Giappone dove era ed è venerato come albero sacro e posto davanti ai templi. Venne reintrodotto in Europa nel Seicento dal medico e botanico tedesco Kaempfer a cui sono anche dedicati i principi attivi più importanti dell’albero, i kampferoli appunto, sostanze con attività antinfiammatoria. Il Ginkgo è anche un albero testimone del tempo e della storia, simbolo di vita perché è l’albero sopravvissuto alla bomba atomica che distrusse Hiroshima.
Ancora oggi vivono, nella zona di scoppio della bomba, gli esemplari superstiti. È definito “fossile vivente” per resistenza e longevità dovute alla sua capacità di difesa dall’attacco di insetti, parassiti, funghi e batteri. Può vivere anche 4000 anni e per questo è ritenuto albero della longevità. In Europa lo troviamo coltivato e spesso presente nelle città a scopo ornamentale per la bellezza delle sue chiome con le foglie a forma di ventaglio che diventano giallo-oro durante l’autunno riempiendolo e circondandolo di luce.
Un efficace vasodilatatore, ottimo per la memoria
Del Ginkgo utilizziamo prevalentemente le foglie e le gemme. Nella antica medicina cinese le sue foglie erano usate per la loro azione sul cervello e sui polmoni. L’azione a livello cerebrale è stata a lungo studiata e confermata anche da innumerevoli studi scientifici e per questo oggi è indicato come efficace vasodilatatore in grado di migliorare la circolazione cerebrale con aumento della vascolarizzazione, incremento dell’utilizzo di ossigeno e glucosio nelle sue aree e recupero del deficit di memoria e incremento delle capacità cognitive. È indicato anche nelle prime forme di turbe della memoria della mezza età e di leggera demenza senile dell’età avanzata. Oggi è studiato nella prevenzione della demenza tipo Alzheimer e sugli esiti da ictus.
L’estratto delle foglie svolge una azione profonda sui tessuti con stabilizzazione delle membrane cellulari, riduzione dei radicali liberi, aumento della capacità di ossigenazione e polarizzazione di membrana. A livello circolatorio agisce migliorando sia la circolazione venosa che arteriosa e si è dimostrato benefico negli acufeni, nelle vertigini, nel calo dell’udito e nella retinopatia diabetica. Riduce gli spasmi bronchiali in caso di asma ed ha azione antiallergica.
L’estratto delle sue gemme, che compaiono in primavera, svolge sia una funzione prevalentemente antiossidante che circolatoria, e le due azioni spiegano la sua azione anti-invecchiamento e di contrasto ai fenomeni di sclerosi. Ha azione protettiva del microcircolo, è protettivo della retina e dell’orecchio interno e attraverso la sua azione antiossidante, e migliorando la circolazione cerebrale, protegge i nostri tessuti nervosi e le nostre capacità mentali opponendosi al deterioramento legato al tempo o all’eccessivo lavoro intellettuale. Dà sollievo nella fatica fisica e mentale, aiuta nello stress, ci protegge dalle nocività dell’ambiente e ci accompagna con forza e lealtà nel cammino della vita.
A cura del gruppo di Studio Arcangea-Pianeta Azzurro