venerdì 13 Settembre 2024

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Herpes Zoster: presto in Italia il nuovo vaccino

Già utilizzato negli Stati Uniti con oltre 38 milioni di dosi somministrate

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Herpes Zoster: presto in Italia il nuovo vaccino.

Presto disponibile anche negli ambulatori italiani il nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster. Il vaccino è già utilizzato negli Stati Uniti con oltre 38 milioni di dosi somministrate e, completato l’iter di delibera delle Regioni, potrà essere impiegato anche nel nostro Paese. Al tema è dedicato l’incontro Herpes Zoster in Reumatologia: facciamo il punto, organizzata da Aristea per lunedì 8 novembre. Interverrà, tra gli altri, Massimo Andreoni, Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Roma Tor Vergata e Direttore Scientifico di SIMIT Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

Herpes Zoster: le cifre nel mondo

L’Herpes Zoster è un virus che provoca una dolorosa eruzione cutanea. Rimane inattivo nel tessuto nervoso per molti anni, attivandosi poi con manifestazioni molto dolorose. Si stima che attualmente la vaccinazione prevenga, in tutto il mondo, 2 o 3 milioni di decessi, specialmente tra soggetti fragili quali anziani, pazienti immunocompromessi e persone alle prese con patologie croniche come, per esempio, le malattie cardiovascolari, quelle polmonari, il diabete. Si stima, dichiara Andreoni, che “circa il 95% dei soggetti con più di 40 anni sia stato infettato da questo virus. Ciò significa che in un’età più matura potranno sviluppare l’Herpes Zoster. Si calcola -prosegue il professore- che almeno un terzo di tutte le persone adulte avrà, nella propria vita, almeno un episodio di Herpes Zoster”.

Herpes Zoster: le conseguenze neurologiche

L’Herpes Zoster ha conseguenze spesso piuttosto gravi. “Non si connota solo per il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio – specifica Andreoni – ma spesso presenta una sintomatologia neurologica, una grave complicanza che si caratterizza per un dolore ai limiti della sopportabilità”. Significativi, relativamente alla nevralgia posterpetica, i dati dal punto di vista epidemiologico: “In soggetti con più di 50 anni – evidenzia Andreoni – questa complicanza occorre in circa l’80% dei casi, un dato che evidenzia la gravità e le conseguenze della patologia”.

Herpes Zoster: nuovo vaccino utilizzabile anche sui pazienti fragili

“L’herpes zoster ha rappresentato finora, soprattutto nei pazienti immunocompromessi, un’esigenza assoluta”, conclude il prof. Andreoni. “Il vaccino disponibile fino a oggi era a virus vivo attenuato, non utilizzabile nei pazienti immunodepressi. Il nuovo vaccino a sub unità è un passo avanti importantissimo, che permetterà di intervenire anche sui pazienti fragili e di prevenirne le conseguenze”.

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