Imperatoria, pianta dalle straordinarie proprietà benefiche. Pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, Imperatoria (Peucedanum osthrutium) è tipica delle montagne del nord Italia. Vive bene nei campi alpini e nei boschi fino a oltre i 2.000 metri di altezza sul livello del mare. È caratterizzata da un grosso rizoma scuro che emana un profumo simile a quello di Angelica Arcangelica, altra importante ombrellifera, e che ne rappresenta la parte curativa. Molto amata dalle popolazioni della Valle d’Aosta dove è conosciuta col nome popolare di Agroù, termine derivato dal dialetto valdostano patois.
Peucedanum osthrutium: le origini del nome
Il nome latino Peucedanum proviene dal greco πεύκη, péuce pino e da δανός danós arido, secco, asciutto. Ostruthium è probabilmente una trasformazione che ha origine dal greco ἀστήρ astér, astro e da ἄνϑοϛ, ánthos fiore: questo è relativo all’ infiorescenza avvolta da brattee disposte a raggiera che le fanno assumere l’aspetto di un fiore singolo a forma di stella. Il termine Imperatoria richiama comunque alla memoria l’immagine di qualcosa di nobile, superiore e di alta virtù.
L’Imperatoria nella tradizione
L’Imperatoria veniva ritenuta erba dalle doti apotropaiche, in grado cioè di allontanare gli spiriti maligni e di purificare la mente così come, anticamente, si riteneva che se la radice fosse tenuta in tasca, avrebbe fatto passare il mal di denti oppure appesa al collo di tenere lontani tutti i tipi di malattie. In Tirolo veniva bruciata durante il periodo natalizio per proteggere da ogni disgrazia e in ragione, o proprio per il motivo, di essere pianta dalle tante virtù “magiche” venne a lungo dimenticata e poco impiegata per le sue virtù strettamente curative.
Ma le sue proprietà medicinali erano già note fin dai tempi di Ippocrate che parla di una erba di nome «peukedanòn», che guarisce gli appestati e combatte tutti i veleni. Molto considerata durante il Medioevo, dove era particolarmente apprezzata per la sua capacità di risolvere tutte le flatulenze del corpo e stimolare il flusso di urina e le mestruazioni, è dal XVII secolo che l’Imperatoria ha iniziato a vedere riconosciute le sue capacità nell’ambito della medicina erboristica.
Imperatoria, pianta dalle straordinarie proprietà benefiche
Molto ricca in sostanze attive, ha proprietà diuretiche, toniche, aromatiche, stimolanti delle funzioni gastriche ed epatiche. Ha effetto antibatterico ed antinfiammatorio e può essere indicata nel trattamento delle problematiche reumatiche e articolari, nelle difficoltà respiratorie, nella ritenzione idrica e nei disturbi mestruali.
La radice, amara, migliora tutti i processi digestivi e risulta particolarmente efficace nei casi di emicranie e cefalee di origine digestiva, con coinvolgimento delle funzioni epatiche ed intestinali. Nelle emicranie e cefalee ha anche azione calmante sul dolore, e per lo stesso motivo è utilizzata nel mal di denti. È antispasmodica ed in grado di risolvere le flatulenze, il meteorismo, la costipazione, i gonfiori e i disturbi dispeptici. Sulla cute ha azione cicatrizzante e frizionata sulle punture di insetti è in grado di contrastarne l’irritazione e l’infiammazione.
L’utilizzo dell’Imperatoria
Nel nord d’Italia è considerata una vera e propria panacea, un’erba che è bene tenere in casa perché utile in tante situazioni e benefica sia per il fisico che risana e tonifica, che per la mente, che rilassa e armonizza. La radice rizomatosa è raccolta all’inizio della primavera o in autunno e si usa facendo o un decotto in acqua o un preparato idroalcolico concentrato ed efficace. Ovviamente dato il sapore amaro e le qualità aperitive e digestive può essere preparato anche un ottimo liquore aromatico o, come nel passato, dei salutari enoliti.
Articolo a cura del Gruppo di Studio Arcangea – Pianeta Azzurro.
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