Inclisiran: il farmaco che abbassa il colesterolo con 2 iniezioni. L’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA ha approvato la rimborsabilità di Inclisiran, nuovo farmaco ndicato negli adulti che presentano ipercolesterolemia primaria o dislipidemia mista.
Inclisiran: il farmaco che abbassa il colesterolo con 2 iniezioni
Il farmaco viene somministrato sottocute con due iniezioni all’anno. La dose successiva alla prima iniezione è somministrata a 3 mesi di distanza. Dopodiché le successive iniezioni vengono eseguite con una periodicità di 6 mesi. Il farmaco interferisce con l’RNA messaggero ed è in grado di dimezzare i livelli di colesterolo a bassa densità, il cosiddetto LDL-C, conosciuto col nome di colesterolo cattivo, principale causa dell’aterosclerosi.
“Si tratta di un’innovazione terapeutica che riteniamo abbia il potenziale per superare le attuali sfide all’aderenza e persistenza alla terapia, in quanto il nuovo farmaco comporta anche un vantaggio in termini di posologia rispetto ai farmaci già disponibili, grazie alla somministrazione sottocutanea su base semestrale”, dichiara Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).
“Sappiamo che le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte nel mondo e provocano più decessi di tutti i tumori messi insieme – commenta Emanuela Folco, Fondazione Italiana per il Cuore -. Per fortuna, sappiamo anche che è possibile prevenire l’80% degli eventi cardiovascolari con un’adeguata azione di prevenzione, favorendo la consapevolezza dei reali fattori di rischio modificabili da tenere sotto controllo, e ottimizzando la presa in carico del paziente con percorsi che facilitino l’aderenza del paziente”.
“Siamo orgogliosi di portare oggi questa innovazione ai pazienti che soffrono di ipercolesterolemia “, spiega Valentino Confalone, amministratore delegato di Novartis Italia. “Le patologie cardiovascolari rappresentano un ambito dove c’è un bisogno insoddisfatto ancora molto significativo e dove abbiamo una legacy di 30 anni. Proprio in virtù di questa legacy, continuiamo a investire nella ricerca per trovare soluzioni sempre più innovative, come ad esempio i siRNA che sono in grado di agire “a monte”, interferendo cioè con la produzione di proteine che causano le malattie. Oggi questa tecnologia è applicata all’ipercolesterolemia, ma prevediamo in futuro di impiegarla anche nel trattamento di altre patologie”.