martedì 10 Dicembre 2024

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Intervento alla cataratta e mortalità per cause di natura vascolare. C’è relazione? Lo studio

Lo studio pubblicato sul British Journal of Ophtalmology ha preso in esame i dati di 14.918 persone over 40.

FonteBMJ
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Intervento alla cataratta e mortalità per cause di natura vascolare. C’è relazione? Lo studio. L’intervento alla cataratta, secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Ophtalmology, potrebbe aumentare le probabilità di morte per cause di origine vascolare. I ricercatori hanno esaminato i dati di 14.918 persone over 40 che avevano partecipato ai Survey del National Health and Nutrition Examination condotti negli Stati Uniti nel decennio che va dal 1999 al 2008 tra cui 2.009 persone che hanno riferito di aver subito un intervento di cataratta. I decessi sono stati monitorati per un periodo di 10,8 anni durante i quali 3.966 partecipanti sono morti.

Intervento alla cataratta e mortalità per cause di natura vascolare. I dati dello studio

Lo studio ha evidenziato, relativamente ai dati esaminati, una significativa relazione tra la chirurgia della cataratta e la mortalità di origine vascolare. Una relazione che risulterebbe innalzare il rischio di morte addirittura del 36% rispetto alla media dei non operati di cataratta.

I ricercatori hanno formulato varie ipotesi attorno alle cause della relazione tra l’intervento alla cataratta e l’aumento della mortalità di natura vascolare. Tra queste, lo stress ossidativo, implicato nella patogenesi sia della cataratta che dell’aterosclerosi. Secondo gli studiosi, dunque, la presenza di cataratta potrebbe essere indicatrice di stress ossidativo derivante dall’invecchiamento fisiologico e patologico. Un’ulteriore ipotesi formulata dagli studiosi ha a che fare con i cristallini, principali componenti dell’occhio che sono tuttavia coinvolti anche nella regolazione delle risposte a fattori di stress come infiammazione e ischemia. I ricercatori ipotizzano dunque che la degenerazione dei cristallini sia indice di una malattia più diffusa e in grado di contribuire a una maggiore mortalità vascolare.

Un’altra possibile spiegazione, si legge, è la depressione. È dimostrato che le persone alle prese con la cataratta hanno maggiori probabilità di sviluppare depressione, maggiori probabilità che persistono anche dopo aver subito un intervento chirurgico alla cataratta.

Cataratta: i dati italiani

Secondo i dati Istat in Italia la cataratta colpisce circa l’8,5% della popolazione tra i 70 e i 74 anni, il 12,4% nei cinque anni successivi e il 17,1% di chi supera gli 80 anni. Per l’OMS è la prima causa al mondo di cecità e ipovisione.

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