Miopia nei giovani: nesso con il tempo trascorso davanti allo schermo. Un recente studio internazionale, che ha visto coinvolti ricercatori di Australia, Cina Singapore e Regno Unito, ha individuato un legame tra il tempo trascorso davanti allo schermo e il rischio di miopia, nei bambini e nei giovani. Il tema, con gli ultimi 18 mesi che hanno visti i bambini di tutto il mondo svolgere didattica a distanza, è di strettissima attualità.
Lo studio, pubblicato su The Lancet Digital Health spiega che la prevalenza della miopia è in aumento in tutto il mondo. Si ipotizza che entro il 2050 addirittura il 50% della popolazione mondiale ne potrebbe soffrire. Una tendenza, questa, che è accompagnata, prosegue lo studio, da una diminuzione dell’età di insorgenza. Le cause? Molteplici, affermano i ricercatori. Tra queste, di certo il fatto che bambini e giovani trascorrono sempre meno tempo all’aperto e sempre più tempo davanti allo schermo dello smartphone, della tv e del tablet.
La ricerca ha preso in esame 3.325 lavori indaganti il nesso tra miopia ed esposizione ai dispositivi elettronici nei bambini e nei giovani adulti di età compresa tra i 3 mesi e i 33 anni. Dall’esame di tutti gli oltre tremila lavori, i ricercatori hanno potuto stabilire che trascorrere troppo tempo con lo sguardo rivolto allo schermo dei dispositivi elettronici può esporre a una probabilità di sviluppare miopia maggiore del 30% rispetto alla media. Gli scienziati spiegano che, sulla base della loro ricerca, il rischio salirebbe addirittura all’80% se a tale abitudine si unisse un prolungato utilizzo del computer.
Lo studio arriva mentre milioni di bimbi in tutto il mondo hanno trascorso gran parte delle loro giornate svolgendo didattica a distanza a causa della chiusura delle scuole per via della pandemia di Covid. Rupert Bourne, professore di oftalmologia presso l’Istituto di ricerca visiva e oculare dell’Anglia Ruskin University ha dichiarato: “Si prevede che circa la metà della popolazione globale avrà la miopia entro il 2050. Si tratta, dunque, di un problema che si sta intensificando rapidamente. La nostra ricerca è la più completa fino ad ora. Adesso è necessario capire ulteriormente come l’esposizione ai dispositivi digitali possa influenzare i nostri occhi e la nostra visione”.