Osteopatia e terza età: come l’ osteopatia può essere utile ai pazienti anziani. L’Italia è uno dei Paesi con il più alto tasso di longevità. Oggi le persone vivono più a lungo rispetto al passato, e il numero di anziani sta crescendo più rapidamente del resto della popolazione. Le persone invecchiano in modi e con velocità differenti e la perdita di autosufficienza nell’affrontare le attività di vita quotidiana rappresenta una delle preoccupazioni maggiori per le persone di età avanzata.
Con l’avanzare dell’età si va incontro a una serie di patologie e problemi fisici che possono condizionare la qualità di vita di una persona. Tali problematiche dipendono spesso da fattori come il lavoro svolto, le abitudini di vita, i traumi subiti e le patologie incontrate.
Le patologie più comuni
Il paziente geriatrico è solitamente portatore di diverse patologie stratificate, le più comuni delle quali sono di carattere respiratorio, come asma bronchiale e BPCO; metaboliche come il diabete e vascolari come le cardiopatie. Oltre a queste, tra le problematiche maggiormente riscontrate ritroviamo l’ipertensione spesso correlata a diversi fattori come: predisposizione genetica, fattori ambientali, stress, obesità, fumo, scarsa attività fisica ed eccessivo consumo di sale; e i dolori articolari, causati spesso da una fisiologica usura dell’apparato muscolo-scheletrico e spesso correlati alla presenza di artrosi, come ad esempio artrosi dell’anca e gonoartrosi.
Osteopatia e terza età: i benefici del trattamento osteopatico
L’osteopatia può giocare un ruolo molto importante nel trattamento di queste patologie. Attraverso manipolazioni dolci e delicate, l’osteopata facilita la vascolarizzazione ridonando elasticità e morbidezza ai tessuti seguendo quello che è uno dei principi cardine dell’osteopatia, ovvero che la salute è garantita dal corretto flusso dei fluidi corporei e che una struttura sana è una struttura correttamente vascolarizzata. Il geriatrico è tipicamente un paziente che ha poca energia, il suo terreno è paragonabile ad acqua di palude che non scorre ed è stagnante e per poter tornare a fluire e quindi rinnovarsi deve trovare delle fuoriuscite. Tutto questo è permesso dando particolare importanza al lavoro sui
diaframmi, che sono i principali motori dell’ equilibrio fasciale, biodinamico e neurovegetativo.
Tra questi il più importante è il diaframma toracico detto anche il “padrone” delle emozioni e del sistema neurovegetativo nel suo insieme. É proprio sul sistema nervoso autonomo, ovvero un insieme di cellule e fibre che regola le funzioni vitali del nostro organismo che il trattamento osteopatico ha un valido effetto. Grazie al trattamento di queste strutture il paziente recupererà dal punto di vista energetico, migliorando la respirazione, riattivando la circolazione, regolarizzando il battito cardiaco e rendendo più mobile l’apparato muscolo scheletrico, incrementando notevolmente la qualità della vita. Miglioramenti dal punto di vista fisico che avranno un’ influenza positiva anche sulla componente psicologica abbassando il livello di stress e
riducendo l’ ansia.
Osteopatia e terza età: medico e osteopata, un binomio vincente
Complice il progressivo invecchiamento della popolazione e la compresenza di almeno due patologie croniche che interessa il 75% degli over 60 e la quasi totalità degli ultra ottantenni, molti anziani assumono farmaci ogni giorno e per un tempo più lungo del necessario. Un fenomeno in netto aumento, che vede nell’osteopatia una prevenzione e un’alternativa valida per limitare l’uso dei farmaci. Tuttavia, è importante che il trattamento osteopatico si svolga in stretta collaborazione con il medico curante, in modo da garantire la continuità delle cure in caso di patologia durante l’intero processo
terapeutico. L’approccio più razionale da seguire per rallentare il processo di invecchiamento, e quindi limitare al massimo l’ insorgenza di patologie e disabilità, è prendersi cura della propria salute cercando di perseguire uno stile di vita sano basato sulla cura del corpo e della mente, curando l’alimentazione, idratandosi in maniera adeguata e praticando esercizio fisico.
Ecco quindi che l’osteopatia, valutando il paziente nella sua totalità e ricercando l’ equilibrio tra le varie strutture, diventa un valido alleato per la gestione delle problematiche dell’età geriatrica. È così che una gestione appropriata del dolore cronico e acuto in ambito osteopatico nella popolazione geriatrica diventa un’avvincente sfida del nostro secolo e degli anni a venire, in quanto è e sarà una condizione sempre più comune e da sempre sottovalutata.
Alessandro Bia
Osteopata D.O.m.R.O.I., diplomato presso il CIO Collegio Italiano di Osteopatia, esercita la professione nel suo studio di Parma. Tutor presso il Collegio Italiano di Osteopatia, ha collaborazioni nel settore sportivo, Ha seguito numerosi corsi di specializzazione.