Osteopatia, fisioterapia e medicina: insieme per realizzare il sogno di una danza senza infortuni. Da molti anni, la medicina delle Arti Performative si occupa di prevenzione, diagnosi e trattamento delle problematiche degli artisti del mondo della danza, del canto e della musica. In diversi Paesi del mondo esistono Corsi di Laurea specifici e persino Associazioni nazionali, mentre in Italia siamo ancora lontani da questo tipo di formazione.
Una danza senza infortuni: il corso
Il 18, 19, 20 novembre 2022 si è tenuto per la prima volta a Parma, presso il CIO, Collegio Italiano di Osteopatia, il corso post graduate “Terapia Manuale e danza: quando la medicina incontra le Arti Performative”. Una tre-giorni davvero densa, che ha visto come relatori cinque coreografi, docenti e danzatori di fama nazionale e internazionale: Federica Capra, Lucia Giuffrida, Chiara Montalbani, Lucia Nicolussi Perego e Manfredi Perego. Responsabile scientifico e relatrice la Dott.ssa Chiara Sicuri, fisioterapista, osteopata e docente del CIO, affiancata dal Prof. Enrico Vaienti, Direttore della Clinica Ortopedica dell’Ospedale Maggiore di Parma. Medici, fisioterapisti e osteopati provenienti da tutta Italia si sono riuniti in una full immersion di teoria e pratica mai realizzata prima d’ora.
“Considerando tutti i diversi stili, la percentuale di danzatori che ogni anno subisce un trauma varia dal 42 al 97%”, descrive la Dott.ssa Sicuri. “È un dato importante in relazione al fatto che si tratta di un settore che ha due lacune: manca ancora un vero programma di prevenzione ed esistono pochi professionisti medico sanitari specializzati in materia. Le allieve, e gli allievi, iniziano a danzare in giovane età e il tempo dedicato alla preparazione cresce negli anni dell’adolescenza. Si tratta di un arco di tempo molto ampio, durante il quale avvengono tantissimi cambiamenti nel corpo in crescita e si lavora assiduamente arrivando ai limiti della fisiologia. Individuare una problematica sul nascere è fondamentale per ridurne o annullarne qualsiasi conseguenza, garantendo salute negli anni a venire nonché una lunga e brillante carriera.”
“Non dimentichiamoci inoltre – aggiunge il Prof. Vaienti – che soprattutto in fase adolescenziale si può presentare una criticità psicologica, fatta di confronti e di riferimenti distorti. Regimi dietetici troppo rigorosi e privi di adeguati apporti proteici, vitaminici e minerali, possono favorire la produzione di fratture “da stress”, cioè per cedimento di segmenti ossei meccanicamente infragiliti, proprio come accade nella popolazione osteoporotica anziana. L’insegnante di danza e i professionisti sanitari, dotati di preparazione specifica, svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare un ballerino sia nella prevenzione sia nella ripresa dopo un infortunio. Solo grazie a un buon lavoro in team potremo avvicinarci sempre di più al sogno di una danza senza infortuni”.
Chiara Sicuri
Osteopata D.O. e Fisioterapista. Lavora come libera professionista nel suo studio di Parma. Nel 2002 ha conseguito la Laurea di I livello in Biotecnologie con votazione 110/110 lode presso l’Università degli Studi di Parma. Nel 2005, presso lo stesso Ateneo, dopo aver ricevuto una borsa di studio come migliore studente del Corso di Laurea in Fisioterapia, si è laureata con votazione 110/110 lode e menzione d’onore. Dal 2005 al 2011 ha frequentato la scuola di Osteopatia CIO – Collegio Italiano di Osteopatia a Bologna, dove ha ricevuto la borsa di studio “Pierluigi Peracca” e ha conseguito il Diploma di Osteopatia nel 2011. Negli anni 2012-2013 ha frequentato il Master di I livello in “Biomeccanica, patologia e trattamento terapeutico dell’arto superiore” presso Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, pubblicando la tesi di Master. Dal 2013 è docente al CIO – Collegio Italiano di Osteopatia di Parma, dove insegna materie osteopatiche teoriche e pratiche. Ha organizzato corsi innovativi e partecipato come relatore a numerosi convegni. Sensibile e determinata nell’approccio con i pazienti, pone grande enfasi allo scambio di conoscenze e al lavoro in team; si dedica con inesauribile passione allo studio e all’insegnamento.