venerdì 4 Ottobre 2024

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Prevenzione e sicurezza a scuola: un importante gioco di squadra

I suggerimenti per alunni e docenti e personale scolastico dell'osteopata Lara Gozzi

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Prevenzione e sicurezza a scuola: un importante gioco di squadra. Il Testo Unico per la salute e sicurezza sul lavoro definisce lavoratore anche l’allievo degli istituti di istruzione. Lo studente quindi, come ogni altro lavoratore, è titolare di diritti, doveri e responsabilità in relazione al proprio operato e alla sicurezza nell’ambiente scolastico.

La scuola è ritenuta un “ambiente di lavoro” sia per gli insegnanti che per gli studenti pertanto, come qualsiasi altra azienda, è soggetta a controlli da parte di enti specializzati che ne redigono un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) con elencate misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

L’attenzione alla sicurezza in ambito scolastico è giustamente rivolta, in primis, ai rischi ambientali (spazi, attrezzature, arredi, cartelli e avvisi), ai comportamenti da adottare in caso di incendio, di rischio biologico, di terremoto o alle procedure di primo soccorso; la scuola però potrebbe avere un ruolo determinante sul benessere futuro di ogni studente considerando anche le problematiche morfologiche e funzionali a cui il corpo del ragazzo, in età evolutiva, può andare incontro se non sufficientemente controllato.

Prevenzione e sicurezza a scuola

La prevenzione in età scolare è un tema importante per la salute dell’individuo: la crescita del sistema muscolo-scheletrico e lo sviluppo cognitivo inducono l’organismo a impegnare molta energia che non dovrebbe essere “dispersa” per lungo tempo in posture statiche scorrette o condizionanti.

Prevenzione e sicurezza a scuola: un importante gioco di squadra
Immagine di Freepik

Sembra quasi un ossimoro pensare di consumare energia stando fermi, eppure il nostro organismo migliora la sua funzionalità facendo movimenti corretti e costanti adeguati all’età mentre rallenta le sue performances (motorie, cognitive e fisiologiche) se non viene stimolato correttamente.

Prevenzione e sicurezza a scuola: il ruolo degli insegnanti

Gli insegnanti sono parte integrante di quest’opera di controllo, sensibilizzazione ed educazione al movimento ma necessitano di una formazione adeguata, peraltro prevista dalla legge, ma che attualmente non viene ancora effettuata; ancora più utile sarebbe condividere le stesse informazioni con i genitori; gli enti che redigono il DVR devono provvedere a proporre alla scuola una formazione adeguata all’argomento in modo da formare una vera e propria squadra per la salvaguardia della salute dei ragazzi: ma chi potrebbe formare l’equipe in questione considerando le diverse problematiche relative ad ogni età dello studente e le competenze in ambito muscolo-scheletrico?

L’auspicabile ruolo dell’osteopatia

Così come definito dalla Legge, l’osteopata è “un professionista sanitario che svolge interventi di prevenzione e mantenimento della salute”, non solo tramite trattamento manipolativo ma anche “promuovendo azioni educative verso la famiglia e la collettività”. Pur considerano ogni individuo unico, tale professionista può rilasciare informazioni utili, agli insegnanti e ai genitori, a osservare aspetti importanti dello sviluppo dello studente.

Prevenzione e sicurezza a scuola: un importante gioco di squadra
Monet – Fotolia

Prevenzione e sicurezza a scuola: rischi per scolari e docenti

Nei bambini da 0 a 3 anni la maestra ha un ruolo fondamentale perché monitora e scambia informazioni oggettive coi genitori in merito alle funzioni fisiologiche, alle prime conquiste cognitive e alle reazioni emotive del bambino. La maestra sarà una valida “ambasciatrice” e il genitore dovrà accogliere i suggerimenti, senza temere giudizi, ma continuando tale indagini con il pediatra e/o appoggiandosi a uno specialista per avere informazioni utili in merito al problema segnalato. Per fare alcuni esempi, in questa fascia d’età è importante controllare i ritmi sonno-veglia, i deficit di deglutizione, masticazione e linguaggio, la deambulazione asimmetrica (in stazione eretta o quadrupedica), i deficit visivi, la recidiva frequente di otiti o altre problematiche otorino-laringoiatriche perché possono influire in seguito anche sul sistema muscolo scheletrico del bambino.

Quando il bimbo frequenta la scuola materna o la scuola elementare si aggiungono, ai precedenti, le problematiche causate da piccoli traumi da gioco o da sport, le paure e gli stati emotivi legati ai rapporti coi compagni, coi compiti e con gli insegnanti che possono manifestarsi con disagi viscerali, ai denti perenni che sostituiscono quelli da latte , agli occhi, alla colonna in crescita con tutto il resto del corpo.

L’adeguata alimentazione sta alla base di un buona fisiologia, ma anche le corrette funzioni viscerali sono essenziali per un organismo in salute e possono condizionare la struttura o, al contrario, essere condizionate loro stesse da un dismorfismo strutturale. Il corpo del bambino che cresce globalmente insieme alle sue capacità cognitive ed emotive passa da una condizione di gioco, dove il corpo è libero di muoversi, a una situazione statica dietro a un banco con ore scandite dal suono di una campanella.

Lo zaino

Si sente spesso parlare dell‘incubo dello “zaino pesante” tra i genitori giustamente preoccupati per la schiena dei propri figli. Ma saranno solo quelle sacche pesanti da caricare in spalla o trascinare su ruote a mettere in pericolo il benessere dello studente? Il breve tempo impiegato, dalla discesa dal bus o dall’auto del genitore fino all’ingresso scolastico con zaino in spalla, non è paragonabile alle ore che vengono trascorse in posizione seduta tra scuola, studio domiciliare, televisione e un uso sempre più smisurato di apparecchi elettronici come computer, telefonino e tablet, quest’ultimo adottato proprio per evitare il peso eccessivo dei libri nello zaino.

Prevenzione e sicurezza a scuola: un importante gioco di squadra
Shmel – Fotolia

Con il giusto stimolo e un valido e costante esempio, il bambino percepirà l’utilità del movimento fisico come una normale necessità primaria da alternare in tempi adeguati all’apprendimento sui libri e che dovrà, nel tempo, imparare a gestire in autonomia.
La crescita puberale segna l’inizio di un’adolescenza difficile nel rapporto con l’adulto che faticherà a farsi ascoltare e seguire per qualsiasi consiglio, compresa l’educazione motoria.

Rischi per insegnanti e collaboratori

Oltre alla salute dei ragazzi, tra i vari rischi in ambito scolastico si comprendono anche le problematiche muscolo scheletriche di tutto il personale dipendente: i collaboratori scolastici ed addetti al servizio mensa avranno rischi legati alla “movimentazione dei carichi” da effettuarsi in modo corretto seguendo specifiche regole per salvaguardare il sistema muscolo scheletrico da movimenti ripetitivi ed errati; gli impiegati in uffici amministrativi e di dirigenza devono essere invitati ad alternare spesso posture corrette davanti ai videoterminali ma anche ad alternare la postura seduta con movimenti utili a scaricare la tensione accumulata; ai maestri della scuola d’infanzia e materna vanno insegnate le regole per la “movimentazione dei carichi” visto che sollevano bambini e spostano materiali didattici ed arredi per svolgere svariate attività didattiche utili all’apprendimento primario; ai docenti di ruolo e di sostegno delle scuole di primo e secondo grado che effettuano lezioni frontali sui banchi o davanti ai videoterminali (per lezioni/riunioni on line o in presenza) o con posture a testa reclinata per le correzioni dei compiti, devono essere impartite lezioni di salvaguardia del proprio sistema scheletrico.

Ancora una volta è importante ricordare che il benessere del sistema muscolo-scheletrico condiziona tutto l’organismo: tutte le nostre funzioni vitali dipendono da esso, così come le nostre condizioni psicologiche e fisiologiche si possono ripercuotere sullo stesso sistema.
Tuttavia, sensibilizzare insegnanti e genitori ad osservare con più attenzione i cambiamenti degli studenti può rendere più efficace l’azione di prevenzione delle problematiche fisiologiche e muscolo-scheletriche promuovendone la salute.

Senza gravare ulteriormente sul lavoro dell’insegnante, in ottemperanza alle disposizioni previste dal Decreto Legislativo in materia di sicurezza in cui sono previste ore di formazione continua, si auspica in una possibile collaborazione tra scuola e osteopatia per il bene dei lavoratori e della salute dei nostri ragazzi.

Lara Gozzi

Lara Gozzi osteopata
Lara Gozzi, osteopata

Docente di Osteopatia presso il Collegio Italiano di Osteopatia di Parma. Docente presso IAL Lombardia – Viadana (MN) nel corso di formazione professionale di Operatore Socio Sanitario. Formatrice secondo la Legge sulla sicurezza dei lavoratori (movimentazione dei carichi, ergonomia nell’uso di videoterminali, progetto salute) presso numerose aziende  e/o per conto di M2 Consulting & Associati Srl di Guastalla (RE) e Mantova. Titolare studio professionale di fisioterapia e osteopatia a Dosolo (MN) in via Cerati, 60. Co-autrice del libro “Osteopatia come medicina di terreno” di Fornari, Garoli, Gozzi, Guizzardi, Martini, Matassoni (ed. Piccin 2014).

 

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