Test-to-stay nelle scuole USA per evitare quarantene agli studenti. Lo chiamano test-to-stay l’esperimento in corso al Marietta City School, in Georgia. Tamponi quotidiani ai bambini che sono entrati in contatti con persone positive al Covid-19, e quarantena unicamente per quelli di loro che risultano contagiati dal virus. I test vengono effettuati ogni mattina nel parcheggio di una chiesa adiacente alla scuola. Se gli studenti risultano negativi e non mostrano i sintomi del Covid, possono continuare a frequentare le lezioni in presenza. Lo studente positivo dovrà, naturalmente, tornare a casa e isolarsi.
Test-to-stay nelle scuole USA per evitare quarantene agli studenti: i dati
“La percentuale degli studenti che risultano positivi ai tamponi è sin qui del 3%”, ha dichiarato alla CNN Grant Rivera, sovrintendente della Marietta City Schools. Ciò significa, prosegue Rivera, che “abbiamo sin qui potuto mantenere il 97% di loro in classe“. Un esperimento di successo, al punto che gli US Centers for Disease Control and Prevention, si legge nell’articolo CNN, stanno ora lavorando con i distretti scolastici selezionati lungo tutto il territorio statunitense per valutarne l’utilizzo su più ampia scala. I funzionari federali della sanità pubblica si sono già incontrati con gli stati per discutere una potenziale strategia di test-to-stay nelle scuole, ha dichiarato Rochelle Walensky, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention, la scorsa settimana durante un briefing virtuale alla Casa Bianca sul tema del coronavirus.
Una strategia, quella dei test-to-stay, che concentrandosi sugli studenti positivi consente alla maggioranza degli studenti stessi di continuare, se negativi, a frequentare le lezioni anziché isolarsi in quarantena. L’esperimento, per quanto i primi risultati paiano incoraggianti, non sembra -quantomeno al momento- mettere d’accordo tutti. Secondo molti esperti di salute le quarantene continuano a risultare necessarie.