Ucraina: 1000 gli ospedali lungo le linee di fuoco. Sono circa 1.000 gli ospedali che si trovano sulle linee di fuoco. A segnalarlo è l’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce “devastante” l’impatto del primo mese di guerra sul sistema sanitario ucraino. 64 gli attacchi sin qui accertati ai centri sanitari, con 15 morti e 37 feriti. Molti gli operatori sanitari sfollati o non più nelle condizioni di lavorare. Milioni le persone attualmente senza cure. Nel Paese sono circa 7 milioni gli sfollati, ai quali si aggiungono i 4 milioni di profughi fuggiti altrove.
“Un ucraino su 4 è stato sfollato con la forza, situazione che aggraverà la salute di coloro che soffrono di malattie croniche”, spiega l’OMS riferendo come, secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), 1 sfollato su 3 soffra di una patologia cronica. In Ucraina alcuni ospedali sono stati riadattati per consentire la cura dei feriti di guerra: un cambiamento necessario ma che, fa notare OMS, “va a scapito dei servizi essenziali e dell’assistenza sanitaria di base”.
“Ho visto con i miei occhi l’eccezionale risposta umanitaria nei Paesi vicini, ma questa emergenza è tutt’altro che finita”, dichiara Hans Henri P. Kluge, direttore di OMS Europa. “Ci aspettiamo che più persone – principalmente donne, bambini e anziani – con esigenze sanitarie ancora maggiori vengano sfollate nelle prossime settimane”, conclude Kluge.
Per fronteggiare l’emergenza l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha attivato un hub a Rzeszów, in Polonia, e messo a punto un programma di forniture per le ferite da trauma nella maggior parte delle città ucraine. Oltre 100 tonnellate di apparecchiature mediche sono state inviate nel Paese. Oltre 20 le équipe mediche di emergenza che hanno già raggiunto Ucraina, Polonia e Moldavia.