“Molnupiravir: L’ennesima buona notizia che viene dalla scienza vera”. Questo il commento di Guido Silvestri, professore ordinario e capo dipartimento di Patologia all’Università Emory di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia e Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, membro dell’Emory Vaccine Center, dal suo profilo Facebook, in merito all’annuncio della casa farmaceutica Merck, che comunica l’efficacia del Molnupiravir, farmaco in grado di ridurre di circa il 50% il rischio di ricovero e morte per Covid.
“Il Molnupiravir, un analogo ribonucleosidico che funziona come farmaco antivirale, già conosciuto come MK-4482 o EIDD-2188 -dichiara Silvestri-, è in grado di ridurre di circa il 50% il rischio di ospedalizzazione e morte per COVID nei soggetti infettati con SARS-CoV-2 e trattati entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. L’annuncio viene dalla Merck, l’azienda produttrice, ed è basato sui risultati di una analisi ad interim condotta su 775 pazienti con COVID lieve o moderato, tutti partecipanti ad un trial clinico randomizzato di Fase III. Grazie a questi dati Merck ha chiesto la autorizzazione all’uso emergenziale alla FDA. Come sottolinea giustamente Cristina Marrone, questa efficacia è inferiore a quella degli anticorpi monoclonali prodotti da Regeneron, Eli Lilly e GlaxoSmithKline (che riducono il rischio di ospedalizzazione del 70-85% ), ma Molnupiravir ha il vantaggio di essere meno costoso e di potersi somministrare per bocca. Si tratta quindi dell’ennesima buona notizia che viene dalla scienza vera, quella dei laboratori, degli esperimenti, delle corsie d’ospedale e dei trial clinici. La scienza che ci sta facendo uscire dall’incubo del COVID (e dei lockdowns) attraverso i vaccini, in primis, ma anche questi altri farmaci”.
Silvestri conclude il suo post specificando che: “Molnupiravir è un farmaco inventato dalla mia università, ed in particolare da George Painter e colleghi. Né il sottoscritto, né il mio laboratorio, né il dipartimento che io dirigo ricevono royalties dalla vendita di Molnupiravir”.