venerdì 4 Ottobre 2024

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Lo sci e l’Osteopatia: intervista all’osteopata Matteo Cencioni 

L'osteopata Matteo Cencioni spiega quanto sia importante il contributo dell'osteopatia per chi pratica lo sci

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Lo sci e l’Osteopatia: intervista all’osteopata Matteo Cencioni. Preparazione fisica e una visita dall’osteopata prima di partire per la montagna ci metteranno al riparo da spiacevoli infortuni. Affrontare gli sport invernali in sicurezza, dall’equipaggiamento alla conoscenza dei propri limiti. Ecco i consigli di Matteo Cencioni, osteopata specializzato in traumi sulla neve.

Lo sci e l’Osteopatia: intervista all’osteopata Matteo Cencioni

Ci racconti la sua esperienza nel mondo dell’osteopatia. Cosa l’ha spinto a diventare osteopata?

Avendo militato come calciatore in squadre dilettantistiche e professionistiche ho mosso i miei primi passi nel seguire come osteopata le squadre di calcio. Successivamente, una fisioterapista (ex nazionale italiana di Biahtlon, Saskia Santer) mi ha proposto di affiancarla nel trattare gli atleti della nazionale tedesca e svedese di Biahtlon e sci di fondo. È cosi che mi sono trovato a lavorare a Dobbiaco, dove ogni anno si svolge il Tour de Ski. Da quel momento il mondo dello sci è entrato a far parte della mia vita e non ne è più uscito. Lavoro e vivo a Ortisei, in Val Gardena, la patria dello sci, dove cerco di aiutare con l’osteopatia atleti professionisti e non. In questi anni il ruolo dell’osteopata è sempre più presente nel mondo dello sci, quindi, oltre ai miei pazienti “normali”, sempre più atleti si rivolgono all’osteopata per prevenire gli infortuni, o migliorare le prestazioni.

Quali sono le principali raccomandazioni per chi si accinge a fare attività sportiva e quali sono i disturbi per i quali l’osteopata può risultare essenziale?

L’attività sportiva è fortemente consigliata a tutti. Svolgere un’attività sportiva aiuta il rilascio da parte del cervello di endorfina, il cosiddetto ormone della felicità. Questa ha un effetto analgesico ed eccitante sul nostro corpo, quindi quando vogliamo abbassare i livelli di stress, ridurre le sintomatologie dolorose, aumentare i livelli di concentrazione, l’attività fisicaè di grande aiuto. Per chi si accinge a fare sport ci sono delle raccomandazioni. Iniziare l’attività sportiva in maniera graduale senza sovraccaricare eccessivamente il nostro sistema muscolo scheletrico e metabolico, soprattutto nelle prime fasi. Abbigliamento e attrezzature adeguate, soprattutto negli sport praticati in montagna, dove la maggior parte degli incidenti è causata dalla negligenza delle persone, sono fondamentali. È importante anche darsi un obiettivo, intervallato da tanti mini-obiettivi; questo aiuterà lo sportivo a non mollare e a valorizzare i progressi ottenuti.

E lo sport in montagna? Quali precauzioni?

In montagna ci sono degli accorgimenti da cui partire: informare sempre qualcuno dove ci si reca, e controllare sempre che la batteria del cellulare sia carica (importante per la localizzazione anche se non vi è segnale). La montagna è il luogo ideale per fare sport tutto l’anno. Dalle passeggiate nei boschi, alle via in alta quota più impegnative in estate, fino allo sci e alle camminate sulla neve con le ciaspole. Detto questo, fare sport in montagna non è come andare in palestra. Una buona preparazione muscolare risulta fondamentale per prevenire spiacevoli infortuni. Lo sci è uno sport che stressa la  schiena, a causa dei continui movimenti in torsione, e le articolazioni dell’arto inferiore, con il nostro peso tutto sullo sci che appoggia su una superficie instabile come la neve. Avere un buon controllo del corpo mentre si scia risulterà fondamentale per non incorrere in infortuni. Oltre alla tecnica, che è un elemento importante, bisogna allenare il nostro sistema muscolo-scheletrico con una preparazione mirata. Ciò va fatto  prima di partire per le vacanze. 

L’osteopata Matteo Cencioni

Amatori come professionisti? Stessi consigli?

Esperti o alle prime armi, avere un buon controllo neuro-muscolare sarà molto importante per prevenire gli infortuni. Se articolazioni, legamenti e fasce sono liberi di muoversi adeguatamente, il controllo neuro-muscolare si esprimerà meglio. Per cui prima di partire per una settimana bianca un controllo osteopatico sarà sicuramente di aiuto per vivere al meglio questa esperienza.

Quali sono i più comuni interventi rispetto a chi pratica gli sport invernali?

Sicuramente quelli a carico delle articolazioni. L’articolazione più colpita è sovente quella del ginocchio. I traumi che avvengono al ginocchio sono di solito in torsione; lo scarpone e l’attacco dello sci bloccano la caviglia facendo diventare l’articolazione del ginocchio il fulcro dove si scaricano le forze. I più comuni infortuni al ginocchio sono le distorsioni, per poi passare nei casi più gravi a rotture del LCA e dei menischi. Altre strutture che subiscono spesso traumi sono le spalle, la clavicola, le mani, i polsi, il collo e la schiena. Sovente qui l’eziologia è traumatica. Negli sciatori più accaniti, capita di incorrere anche nel “pollice dello sciatore”, un trauma al primo dito, a livello dell’articolazione metacarpo-falangea, dovuto alla spinta del bastoncino sul dito stesso. Questo può causare la rottura, parziale o completa, del legamento collaterale ulnare che stabilizza l’articolazione e permette alla mano una presa stabile. Anche il colpo di frusta al collo è molto comune in caso di caduta. 

Il freddo e il lavoro del sistema muscolo scheletrico. Ci sono particolari accorgimenti da tenere per chi si cimenta con lo sci?

Si dice che il freddo rappresenti  un ostacolo all’attività sportiva all’aperto. Io ritengo che con l’abbigliamento giusto anche nei periodi invernali si possa praticare con piacere l’attività sportiva. Il freddo stimola il metabolismo e, anzi, a parità di lavoro riusciamo a consumare qualche caloria in più. L’unico consiglio, lo ribadisco, è quello di vestirsi adeguatamente. In montagna le temperature possono scendere anche sotto i -20 C° e con il vento la temperatura percepita è ancora più bassa. Quindi un ‘abbigliamento idoneo è fondamentale. Cose altrettanto utili ma che vengono spesso ignorate sono la crema solare e la protezione per le labbra. 

Lo sci e gli sport invernali si possono affrontare a tutte le età?

Penso proprio di sì. Con l’avanzare del tempo o con la presenza di problematiche al sistema muscolo-scheletrico, andranno modificate l’intensità dell’attività e la difficoltà del percorso, ma con una buona preparazione e con la giusta consapevolezza non è difficile vedere persone di 70/80 anni scendere in pista con la verve di un ragazzino. 

Chi è Matteo Cencioni

Matteo Cencioni è laureato in Scienze Motorie all’università di Carlo Bo di Urbino e si è formato in osteoptia presso l’ICOM ( International college of osteopathic medicine) di Milano dove ha conseguito il D.O. italiano e la laurea Inglese D.O BSc Ost. U.K presso Nescot validated (Kingston University). 

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