Vaccini Covid, Burioni: “Irragionevoli le paure. Fulmini e insetti sono più rischiosi”. In un articolo scritto per corriere.it, Roberto Burioni , dopo il suo intervento di domenica scorsa a Che Tempo Che Fa, torna a parlare dei rischi legati ai vaccini anti Covid. “Vaccinatevi in tutta tranquillità”, esorta il virologo. “Il rischio che consegue alla vaccinazione contro Covid -spiega Burioni- è praticamente rischio irrilevante se paragonato a quelli che corriamo quotidianamente”.
Nell’articolo Burioni ricorda che in Italia, ogni anno “muoiono in media 25 persone per allergie a farmaci, per lo più antibiotici (di cui non solo non abbiamo paura, ma facciamo abuso), altrettante per punture di insetti e 10 colpite da un fulmine”. Mentre nel mondo, “in quasi un anno, abbiamo al momento notizia certa di una sola morte dovuta ai vaccini a mRNA”.
3 milioni di ultracinquantenni non vaccinati
Nel suo articolo per corriere.it, Burioni si sofferma inoltre sui risultati raggiunti in Italia nella campagna vaccinale contro il Covid. Pur definendoli “ragguardevoli”, il virologo marchigiano pone l’accento sul fatto che “ancora restano senza vaccino popolazioni particolarmente a rischio. In particolare -puntualizza- oltre 3 milioni di ultracinquantenni mancano all’appello”, e attribuisce verosimilmente il motivo di tali mancate vaccinazioni “alla paura degli effetti collaterali dei vaccini”, paura che Burioni -dati alla mano- definisce “ingiustificata” e ‘dannosa’.
Burioni, paura del vaccino? Ingiustificata
“Nel momento in cui una paura ingiustificata porta a scelte che danneggiano sia il singolo, sia la comunità, è indispensabile -esorta Burioni nell’articolo- fare di tutto per informare correttamente sperando che -come il bambino che ha paura del buio si tranquillizza quando accendono la luce- la forza della realtà oggettiva possa essere più forte di un irragionevole timore”.
Gli effetti a lungo termine
Tranquillizzanti le parole di Burioni: “Non possiamo viaggiare nel futuro” ma, spiega, “storicamente non esiste e non è mai esistito un vaccino in grado di causare danni a più di due mesi dalla sua somministrazione”.
Gli effetti collaterali a breve termine
Burioni entra anche nel merito degli effetti collaterali a breve termine spiegando che, come tutti i farmaci, anche il vaccino anti Covid può produrne. Anche in questo caso, tuttavia, i dati paiono molto rassicuranti. Le parole del virologo: “Sono stati somministrati in miliardi di dosi: niente morti improvvise, niente effetti sulla fertilità o sul DNA. L’unico effetto collaterale di rilievo (a parte quelli di poco conto, come dolore, febbre, stanchezza e altri disturbi autolimitanti) pare essere una miocardite (la frequenza non è ancora calcolata con precisione, ma pare meno di 3 casi su 100.000 vaccinazioni), cioè un’infiammazione del muscolo del cuore. La malattia in sé può essere anche grave, ma fortunatamente la miocardite dovuta al vaccino nella grandissima parte dei casi è lieve e curabile: negli Stati Uniti su 300 milioni di vaccinazioni hanno avuto meno di 1.300 miocarditi e tutti i pazienti sono fortunatamente guariti. Al momento esiste un solo caso descritto, in Nuova Zelanda, di una paziente deceduta a causa di questa miocardite.
Guidate con prudenza
Burioni conclude ricordando ai lettori: “Il rischio maggiore lo correrete non per la vaccinazione, ma durante il tragitto che va da casa vostra al centro vaccinale. Quindi guidate con prudenza”.