Cacao e Cioccolato: una ricca fonte di vitamina D. Si discute accesamente, in questi giorni, attorno alle proprietà benefiche della Vitamina D. Un recente studio ha messo fortemente in dubbio l’utilità dell’implementazione della Vitamina D nella dieta al fine di prevenire le fratture nella popolazione d’età anziana. Lo studio ha suscitato molte polemiche. In Italia ha fatto sentire la sua voce in merito anche la SIOMMS. Dibattito aperto e serrato, dunque, attorno a una delle vitamine di cui, ormai da anni, si fa ampio utilizzo proprio al fine di prevenire malattie tipiche della terza età quali per esempio l’osteoporosi.
Vitamina D, alimenti, luce del sole
Come è noto, la fonte principale di Vitamina D è la luce del sole. Negli alimenti, invece, la sua presenza non è troppo diffusa. Olio di fegato di merluzzo, aringhe, tonno, sgombri, salmone, uova sono alimenti che contengono la Vitamina D, ma in quantità non sempre sufficienti a coprire il nostro fabbisogno quotidiano.
Cacao e Cioccolato: una ricca fonte di vitamina D
Uno studio condotto nel 2018 da alcuni ricercatori della Martin Luther University Halle-Wittenberg e pubblicato sulla rivista Food Chemistry, ha confermato ufficialmente la presenza di Vitamina D nel cioccolato fondente e nel cacao. Lo studio ha inoltre confermato che anche il burro di cacao presenta Vitamina D. Attraverso il processo di fermentazione delle fave di cacao, che vengono lasciate riposare al sole per dieci giorni, le sostanze presenti in queste piante vengono trasformate in vitamina D del tipo 2, grazie all’operazione dei raggi solari. Lo studio ha anche confermato che nel cioccolato bianco, o in altri tipi di cioccolato, i livelli di Vitamina D sono molto minori.
È opportuno ricordare, ad ogni modo, che nonostante le proprietà benefiche del cioccolato, non bisogna esagerare nell’assunzione. Il quantitativo ideale? 20 grammi il giorno o giù di lì.