Clorofilla: il pigmento della salute. Il processo tramite il quale le piante trasformano l’anidride carbonica e l’acqua in ossigeno e glucosio è chiamato fotosintesi clorofilliana. Il processo biochimico della fotosintesi clorofilliana avviene grazie a un pigmento verde, la clorofilla, che ha la capacità di assorbire la luce solare e di attivare questa reazione. Andiamo a conoscere più da vicino questo noto pigmento e approfondiamone le notevoli proprietà terapeutiche e preventive.
La clorofilla: il pigmento della salute
La clorofilla è una molecola che si trova in foglie, fusti e germogli a patto che siano di colore verde. La sua funzione principale, oltre alla fotosintesi, è quella di preservare le cellule delle piante dall’azione ossidativa dei radicali liberi, agenti tossici derivanti dai processi metabolici che, quando si accumulano nei tessuti in quantità eccessive, possono farli invecchiare e ammalare. Da tempo la scienza ha dimostrato la relazione fra la presenza di antiossidanti e la capacità di non sviluppare tumori. Un contributo molto importante, sotto questo aspetto, è dato proprio dalla clorofilla.
La clorofilla: un contributo alla prevenzione dei tumori
Uno studio italiano ne ha dimostrato la funzione antiradicalica. I ricercatori si sono domandati se, di queste proprietà, non potesse usufruire anche il nostro organismo, tramite la semplice assunzione dei vegetali che ne sono più ricchi. Molti studi hanno infatti confermato l’efficacia protettiva di questo nutraceutico. Diverse ricerche hanno confermato che un consumo regolare di clorofilla contribuirebbe a prevenire il cancro al colon e che il pigmento è utile anche in caso di anemia, in quanto rigenera e purifica il sangue e migliora la funzionalità dei globuli rossi. Di conseguenza, è raccomandato alle donne che hanno un ciclo abbondante e soffrono di sideremia bassa, ma anche prima e dopo uno sforzo fisico importante.
Quali alimenti contengono clorofilla
Gli alimenti che contengono maggiori quantità di clorofilla, oltre alle insalate, sono – tra gli altri- spinaci, cicoria, tarassaco, broccoli. Più le foglie sono verdi, più essi saranno ricchi di clorofilla. Per chi non ama molto i contorni di verdura è possibile ricorrere ai centrifugati verdi, nei quali combinare foglie, ortaggi e frutta. I succhi vanno bevuti subito, appena pronti, altrimenti la clorofilla si ossida e si deteriora.
Gli integratori di clorofilla
In situazioni di particolare stanchezza e debilitazione, esclusivamente dietro consiglio medico, si può ricorrere per brevi periodi alla clorofilla sotto forma di integratore. È consigliata l’assunzione, dietro parere preventivo del medico, la mattina, in quanto l’azione energizzante della clorofilla, se assunta la sera, potrebbe disturbare il sonno. L’assunzione di clorofilla mediante integratori potrebbe produrre una colorazione giallo-marrone della lingua e verdastra delle urine e delle feci, ma è del tutto normale. In ogni caso, la terapia va seguita a cicli di non più di due o tre settimane.