domenica 1 Dicembre 2024

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Tiroide, ipertiroidismo e ipotiroidismo: cause, diagnosi, terapia.

Conosciamo più da vicino la tiroide nell'articolo di Julian Grossi

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Tiroide, ipertiroidismo e ipotiroidismo: cause, diagnosi, terapia. La tiroide è un organo endocrino situato davanti alla trachea, poco al di sotto della laringe. È responsabile della sintesi degli ormoni tiroidei T3 e T4, i quali svolgono una funzione fondamentale nella regolazione del metabolismo a livello cellulare, nonché nei processi di crescita a livello corporeo. [1][2]

Più nel dettaglio, un eccesso di questi ormoni nel sangue ha come conseguenza principale una maggiore attivazione del metabolismo, che è tra l’altro la manifestazione tipica di un ipertiroidismo con i tipici sintomi: perdita di peso, intolleranza al calore (dato che si consuma più energia all’interno della cellula), sudorazione intensa ma anche palpitazione e tachicardia (una frequenza cardiaca elevata) per citarne alcuni. [3] Un’altra potenziale manifestazione dell’ipertiroidismo può essere quella di una sensazione di fame persistente associata a una perdita di peso. Si tratta in tutti i casi citati di una conseguenza della maggiore attivazione del metabolismo energetico.

Nell’ipotiroidismo, al contrario, è caratteristica una minore intensità del metabolismo cellulare: il paziente afflitto potrà presentare sintomi come un’intolleranza al freddo (dato che il metabolismo è rallentato, la cellula produce meno energia), un aumento di peso così come un senso di affaticamento e stanchezza generali. [4]

La tiroide

La tiroide, da un punto di vista anatomico, è costituita da due lobi, collegati tra loro da una porzione denominata Istmo.

Il parenchima, ovvero la componente cellulare e funzionale dell’organo, della tiroide è costituito da numerosi follicoli, ciascuno dei quali comprende un lume, nel quale vengono stoccati gli ormoni tiroidei. La loro sintesi avviene grazie alla presenza di un elemento di fondamentale importanza: lo iodio. Esso è contenuto soprattutto in pesce e frutti di mare, ma anche nel latte ed i latticini, così come nelle uova. [5]

Oltre alle cellule che formano i follicoli sopra descritti, vi è un altro tipo di cellula presente, ovvero le cellule parafollicolari, anche chiamate cellule C, che secernono un ormone chiamato Calcitonina. La calcitonina partecipa alla regolazione dei livelli di calcio nel sangue, determinandone un abbassamento. [6]

Una carenza di iodio, associata a una predisposizione genetica, può portare alla formazione dello Struma, o Gozzo. Si tratta di un ingrossamento della tiroide, la quale cerca di compensare la carenza di iodio aumentando la propria dimensione, al fine di produrre in quantità sufficiente gli ormoni tiroidei per il fabbisogno corporeo. [7]

Gli ormoni della tiroide

Gli ormoni tiroidei agiscono su numerosi tessuti nel corpo umano. In linea di principio essi determinano un maggiore consumo di energia ed ossigeno da parte della cellula, così come un aumento della termogenesi (produzione di calore). Essi possono esercitare il loro effetto sul cuore, sui polmoni, sulla muscolatura scheletrica, sul metabolismo cellulare e influenzare i processi di crescita durante l’infanzia. La loro sintesi è, come menzionato precedentemente, strettamente dipendente dalle quantità di iodio presente, tuttavia vi sono altri regolatori coinvolti: questi sono l’ipofisi e l’ipotalamo. [8]

Questi organi sono funzionalmente in stretto collegamento tra loro tramite processi di feedback negativi: l’ipotalamo, che secerne TRH, è in grado di stimolare l’ipofisi, che rilascia TSH, che sua volta stimola la tiroide a produrre T3 e T4. Livelli aumentati di T3 e T4 inibiscono il rilascio dei rispettivi ormoni (TRH, TSH) da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi: si tratta di un meccanismo di autoregolazione per evitare una secrezione eccessiva di queste sostanze nel sangue. [9]

L’ipertiroidismo: quando la tiroide secerne più ormoni

Una quantità di ormoni tiroidei nel sangue al di sopra della norma conduce alla manifestazione clinica di un ipertiroidismo. Le cause principali di questa patologia sono il Morbo di Basedow e l’autonomia della tiroide. Altre cause più rare possono essere di natura iatrogena, ovvero come effetto collaterale a un intervento medico, ad esempio la somministrazione di un farmaco, infiammatoria oppure maligna/neoplastica. [10]

Tiroide e Morbo di Basedow

Il Morbo di Basedow è una malattia autoimmune (autoimmune significa che il corpo produce anticorpi che interagiscono con i propri tessuti, invece che anticorpi in grado di far fronte a componenti provenienti dall’ambiente esterno) che colpisce in misura maggiore le donne rispetto agli uomini. Caratteristica è la presenza di anticorpi che stimolano le cellule tiroidee a produrre gli ormoni T3 e T4. Il meccanismo di autoregolazione normalmente presente a livello fisiologico da parte di ipotalamo e ipofisi è in questo caso assente, dato che gli anticorpi agiscono in maniera incontrollata sulle cellule della tiroide. In altri termini, un aumento di ormoni T3 e T4 nel sangue non è in grado di esercitare un feedback negativo su questi anticorpi, come avviene invece fisiologicamente sugli ormoni (TRH, TSH) secreti da ipotalamo ed ipofisi. Una particolare predisposizione genetica è tipicamente presente nei pazienti colpiti. [11]

Tiroide
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Nell’autonomia funzionale della tiroide sono presenti invece delle zone, o foci, in grado di sottrarsi alla normale regolazione da parte di ipotalamo ed ipofisi: ciò comporta, come dice il nome stesso, un’autonomia nella produzione degli ormoni T3 e T4. Questa patologia può insorgere in un solo punto della tiroide (autonomia unifocale), oppure in più punti (autonomia multifocale) o ancora in forma disseminata ( in tutta la ghiandola tiroidea).
L’incidenza dell’autonomia funzionale della tiroide è maggiore con l’avanzare dell’età. [12]

La sintomatica dell’ipertiroidismo si può manifestare in vari organi: a livello della tiroide stessa, sul piano vegetativo, oppure con sintomi gastrointestinali fino a sintomi muscoloscheletrici, metabolici e neuropsichiatrici.

Nella tiroide può insorgere uno Struma (o Gozzo), e questo in linea con la maggiore attività della ghiandola tiroidea. I sintomi vegetativi, causati da un’aumentata sensibilità alle catecolamine, possono manifestarsi con tachicardia, Angina pectoris, ipertensione arteriosa, intolleranza al calore così come una maggiore sudorazione, tremori e un’iperreflessia, un aumento cioè del tono muscolare). I pazienti possono inoltre lamentare un senso di agitazione generale, accompagnato da disturbi del sonno. I sintomi gastrointestinali possono includere la presenza di diarrea così come una maggiore frequenza dell’alvo. Una perdita di peso e una minore tolleranza al glucosio nel sangue sono altre manifestazioni tipiche. Dolori muscolari associati a una maggiore debolezza e stanchezza possono anche essere presenti. [13]

Ipertirodismo: la diagnosi

La diagnosi di ipertiroidismo da parte del medico avviene per mezzo dell’analisi di parametri del sangue, ma spesso si ricorre anche all’uso dell’ecografia e della scintigrafia. Nelle analisi di laboratorio vengono determinati i valori di TSH ( ormone secreto dall’ipofisi), così come quello degli ormoni tiroidei (fT3 e fT4). Questi ultimi sono tipicamente elevati, mentre il TSH è al di sotto della norma. Al fine di stabilire se la causa è un morbo di Basedow, vengono inoltre determinati gli anticorpi TRAK tipici di questa malattia. [14]

Tiroide ecografia
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L’ecografia Doppler per la tiroide

Un altro esame che può venire svolto è quello dell’Ecografia Doppler.
Esso permette di trarre conclusioni sia morfologiche che funzionali sul tessuto analizzato, così come di valutare il flusso sanguigno verso l’organo. In particolare, vengono valutate le dimensioni della ghiandola tiroidea, ma anche la vascolarizazione del tessuto, che nel Morbo di Basedow è tipicamente aumentata. [15]

La scintigrafia

La scintigrafia della tiroide è un esame che si basa sull’utilizzo di radionuclidi, che, proprio come lo iodio, sono in grado di immagazzinarsi all’interno della tiroide, così come nel tessuto patologico. Essi rilasciano raggi gamma che vengono registrati da uno schermo. In seguito vengono ricostruite delle immagini digitali che permettono di rappresentare la distribuzione dell’elemento radioattivo nell’organo. A seconda dell’intensità con cui i radionuclidi vengono assorbiti dalle cellule, è possibile determinare se sussiste una patologia nel tessuto in questione. [16]

Ipertiroidismo: la terapia

La terapia dell’ipertiroidismo si basa sull’assunzione di farmaci in grado di bloccare la sintesi degli ormoni tiroidei (tireostatici). Inoltre il medico può somministrare dei medicinali volti a controllare i sintomi che si possono presentare, per esempio betabloccanti nel paziente con tachicardia. A seconda della causa vengono inoltre presi in considerazione interventi chirurgici alla tiroide (resezione) oppure la terapia con iodio radioattivo, la cui assunzione comporta, attraverso l’emissione di radiazioni, la distruzione del tessuto patologico che si desidera colpire. [17]

L’ipotiroidismo: quando la tiroide secerne meno ormoni

Nell’ipotiroidismo sussiste una carenza di ormoni tiroidei nel sangue con conseguenze sui vari organi del nostro corpo. È possibile distinguere due forme di questa patologia: l’ipotiroidismo congenito e l’ipotiroidismo acquisito.

Ipotiroidismo congenito

Colpisce i neonati e si tratta della malattia endocrina congenita più frequente. Potenziali cause scatenanti di questa manifestazione nel neonato possono essere un apporto insufficiente di iodio durante la gravidanza (fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei), ma anche disturbi nello sviluppo embriologico della tiroide (essa può essere totalmente assente, oppure essere dislocata in un’altra sede rispetto a dove dovrebbe essere). Altre cause includono l’assunzione di tireostatici durante la gravidanza, oppure la presenza di anticorpi che attaccano la tiroide.

Ipotiroidismo acquisito

L’ipotiroidismo acquisito, che colpisce principalmente gli adulti, e in misura maggiore le donne rispetto agli uomini, è principalmente da ricondurre a cause autoimmuni (tiroidite di Hashimoto) oppure a una carenza di iodio. [18] L’ipotiroidismo acquisito, la cui incidenza aumenta con l’età, soprattutto dopo i 50 anni, è a sua volta classificabile in ipotiroidismo primario (patologia a livello della tiroide), secondario (patologia nell’ipofisi) e terziario (patologia nell’ipotalamo). Ricordiamoci che la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei avviene secondo meccanismi di regolazione che coinvolgono tutti e tre gli organi menzionati. [19]

Tiroide
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Ipotiroidismo primario

Nell’ipotiroidismo primario è presente un problema a livello della tiroide stessa: può sussistere una patologia autoimmune, ad esempio la tiroidite di Hashimoto, oppure una carenza di iodio necessario per produrre gli ormoni tiroidei. Cause iatrogene includono interventi che portano alla perdita di tessuto tiroideo, per esempio una resezione chirurgica, o ancora, una terapia allo iodio radioattivo, oppure una somministrazione eccessiva di tireostatici. [20]

Ipotiroidismo secondario e terziario

Nell’ipotiroidismo secondario e terziario, rispettivamente, sussistono disfunzioni a livello dell’ipofisi (ad esempio un’insufficienza ipofisaria, con conseguente carenza di ormone TSH) e dell’ipotalamo (insufficienza di origine ipotalamica, con conseguente carenza di TRH).

Numerosi farmaci possono causare disfunzioni della tiroide. Di questi, per la loro rilevanza clinica, vale la pena citarne due: l’Amiodarone ed il Litio.

L’Amiodarone è un farmaco antiaritmico utilizzato per trattare patologie cardiache sia acute che croniche. Esempi sono la terapia acuta (endovena) della tachicardia ventricolare, oppure la fibrillazione ventricolare. Esso può anche venire somministrato in pazienti con fibrillazione atriale come terapia a lungo termine. Dato che questo medicinale contiene iodio, esso è in grado di causare disfunzioni nella tiroide, che possono condurre sia a un ipertiroidismo che a un ipotiroidismo.

Il litio, un farmaco utilizzato nel trattamento del disturbo bipolare, è in grado di immagazzinarsi nelle cellule dei follicoli della tiroide, inibendo la sintesi e il rilascio di ormoni tiroidei, causando un ipotiroidismo. [21, 22]

Ipotirodismo: i sintomi

L’ipotiroidismo si può manifestare con sintomi generali, ma anche con sintomi cardiologici,
cutanei, neurologici e ginecologici. Tipici sono un senso generale di stanchezza, un rallentamento dei movimenti, un’intolleranza al freddo, un umore depresso, ma anche un aumento di peso e costipazione/stipsi.

A livello cutaneo è riscontrabile una pelle ruvida e secca, così come una temperatura minore. La sudorazione è diminuita, i peli ed i capelli diventano radi, spessi e secchi. I pazienti possono soffrire di bradicardia (minore frequenza cardiaca, fino all’insufficienza cardiaca), mentre a livello muscolare è tipica un’iporeflessia, insieme a debolezza muscolare. Dato che gli ormoni tiroidei interferiscono con la regolazione degli estrogeni nel sangue, una loro carenza è in grado di indurre, nelle donne, anomalie del ciclo mestruale, che può anche essere assente. [23]

Il Mixedema, causato dall’accumulazione di glicosaminoglicani, il cui metabolismo è disfunzionale nell’ipotiroidismo, può manifestarsi con gonfiori e ispessimenti della pelle, soprattutto nelle palpebre, nelle mani, nei piedi, ma anche nella labbra e nella lingua.
Una forma estrema di decompensazione del mixedema, per  esempio indotto da infezioni, operazioni o traumi, può portare al coma e può mettere in pericolo di vita. [24]

Ipotiroidismo: la diagnosi

La diagnosi di un ipotiroidismo acquisito avviene, come nell’ipertiroidismo, attraverso la valutazione dei parametri sanguigni degli ormoni tiroidei, così come quella degli ormoni prodotti da ipofisi e ipotalamo (TSH, TRH). In particolare, nell’ipotiroidismo primario, è tipicamente riscontrabile un valore al di sopra della norma dell’ormone ipofisario (TSH), mentre gli ormoni tiroidei (soprattutto fT4) risultano diminuiti. Per stabilire se è presente una causa autoimmune (tiroidite di Hashimoto), vengono misurati i livelli di anticorpi tiroidei (Anti-TPO, anticorpi tiroglobulina). La terapia dell’ipotiroidismo, in linea di principio, indipendentemente dalla forma con cui esso si può manifestare, si basa sulla sostituzione a base di Levotiroxina. Si tratta di una forma sintetica di Tiroxina (ormone T4), la cui somministrazione permette di supplire alla mancanza di ormoni tiroidei tipicamente presente in questa patologia. [25]

Fonti e riferimenti

  1. https://my.clevelandclinic.org/health/body/23188-thyroid
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK500006/
  3. https://www.pennmedicine.org/for-patients-and-visitors/patient-information/conditions-treated-a-to-z/hyperthyroidism-overactive-thyroid
  4. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/hypothyroidism/symptoms-causes/syc-20350284
  5. https://www.epicentro.iss.it/iodio/#:~:text=Dove%20si%20trova&text=Lo%20iodio%20è%20contenuto%20soprattutto,altri%20disordini%20da%20carenza%20iodica
  6. https://www.my-personaltrainer.it/Tv/Destinazione-Benessere/Salute/Anatomia_tiroide.html
  7. https://www.swissmedical.net/it/chirurgia-endocrina/aumento-volume-tiroide-struma#:~:text=Per%20struma%20in%20medicina%20si,a%20una%20carenza%20di%20iodio
  8. https://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/ormoni/ormoni-tiroidei.html
  9. https://www.unife.it/medicina/scienzemotorie/minisiti-LT/patologie-sensibili-allattivita-motoria/modulo-endocrinologia-prof-ssa-zatelli/tiroide
  10. https://www.niddk.nih.gov/health-information/endocrine-diseases/hyperthyroidism
  11. https://www.thyroid.org/graves-disease/
  12. https://academic.oup.com/jcem/article/86/7/3336/2849007#:~:text=Autonomously%20functioning%20thyroid%20tissue%20is,ability%20to%20function%20without%20TSH
  13. https://www.pennmedicine.org/for-patients-and-visitors/patient-information/conditions-treated-a-to-z/hyperthyroidism-overactive-thyroid
  14. https://nyulangone.org/conditions/hyperthyroidism/diagnosis#:~:text=A%20blood%20test%20is%20an,necessary%20to%20make%20a%20diagnosis
  15. https://www.thieme-connect.com/products/ejournals/abstract/10.1055/s-0032-1325342
  16. https://www.childrenshospital.org/treatments/thyroid-scan#:~:text=What%20is%20a%20thyroid%20scan,position%20of%20the%20thyroid%20gland.
  17. https://www.gavazzeni.it/cure/ipertiroidismo-trattamento-medico/#:~:text=La%20terapia%20dell%27ipertiroidismo%20può,in%20associazione%20con%20beta%20bloccanti
  18. https://www.msdmanuals.com/professional/pediatrics/endocrine-disorders-in-children/hypothyroidism-in-infants-and-children#:~:text=Hypothyroidism%20in%20infants%20is%20usually,detected%20through%20routine%20newborn%20screening
  19. https://www.cancertherapyadvisor.com/home/decision-support-in-medicine/endocrinology-metabolism/acquired-hypothyroidism/
  20. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2907600/#:~:text=Primary%20hypothyroidism%20is%20defined%20as,surgery%2C%20radioiodine%2C%20or%20radiation
  21. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6661016/
  22. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3568739/
  23. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/hypothyroidism/symptoms-causes/syc-20350284
  24. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK545193/
  25. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/hypothyroidism/diagnosis-treatment/drc-20350289#:~:text=The%20first%20blood%20test%20typically,then%20the%20diagnosis%20is%20hypothyroidism

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Julian Grossi
Julian Grossi
Julian Grossi, 23 anni, ticinese di Lugano. Laureando in Medicina presso l'Università di Basilea.
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