Disidratazione: cause, campanelli d’allarme e rimedi: intervista alla dottoressa Barbara Spagnolo. L’estate, oltre al sole e alle lunghe giornate, porta con sé anche alte temperature e umidità. Tutti amano, con la bella stagione, svolgere attività all’aperto e godere di buona compagnia, ma c’è un aspetto molto importante che non dobbiamo mai dimenticare: proprio durante il periodo estivo, si è maggiormente soggetti a una consistente perdita di liquidi e sali minerali. Si osserva così il fenomeno della disidratazione, che rappresenta un problema molto comune e che può colpire tutti quanti, indipendentemente dall’età. Si va dai bimbi piccoli agli anziani, passando per giovani e adulti. Nessuno escluso.
Sottovalutare l’importanza di bere acqua e di scegliere gli alimenti giusti è un errore che non dobbiamo commettere. Le conseguenze infatti possono essere di vario tipo e alcune anche gravi. Per prevenire ed eventualmente saper affrontare al meglio questo problema, dobbiamo partire dalle basi. Dobbiamo capire, in primo luogo, che cos’e la disidratazione e di che cosa stiamo parlando. Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Barbara Spagnolo, farmacista da cinque generazioni e AD di Officina Speziale. Ci ha spiegato cosa si intende con il termine disidratazione, quali sono le cause, quali i campanelli d’allarme a cui dobbiamo prestare attenzione e infine i rimedi e le soluzioni.
Disidratazione: cause, campanelli d’allarme, rimedi e soluzioni
“Quando parliamo di disidratazione corporea – spiega Spagnolo – parliamo di un’importante perdita nel nostro organismo non solo di acqua, ma anche di sali minerali e vitamine. Questa compare quando espelliamo più acqua di quanta ne assorbiamo, causando così un aumento del livello di sodio nel nostro sangue. Infatti la perdita di acqua ed, in concomitanza, quella di elettroliti come sodio e potassio, fanno in modo che il sodio diventi più concentrato nel sangue, provocando problematiche importanti”.
Quali sono dunque le cause della disidratazione?
“Le alte temperature estive a cui il nostro corpo è soggetto sono sicuramente tra le principali cause. Da segnalare però ci sono anche i prolungati periodi di stress, così come le troppo intense attività sportive e l’assunzione di terapie farmacologiche croniche in pazienti soggetti ad innalzamento della temperatura corporea”.
Come possiamo riconoscere la disidratazione? Quali sono i campanelli d’allarme?
“Sono tanti e diversi i sintomi che si possono manifestare: sudorazione profusa, capogiri, nausea e vomito, diarrea, stimolo intenso di sete, innalzamento della temperatura corporea, cali dei valori di pressione sanguigna, carenza di energia, affaticamento. I soggetti più a rischio sono gli anziani e i bambini. In queste due categorie – spiega Barbara Spagnolo – la sintomatologia tende a comparire più lentamente. Motivo per cui il rischio di disidratazione può essere sottovalutato, tanto da dover ricorrere anche a reidratazione per via parenterale. Negli anziani inoltre lo stimolo della sete compare molto più tardi ed è meno intenso rispetto alle persone più giovani. Quindi, anche in assenza di altri problemi specifici, essi tendono a bere in modo insufficiente per varie ragioni, tra cui ad esempio incontinenza o timore di svilupparla.
Ma non sono solo gli anziani e i bambini a rischio. Oltre a loro ci sono anche sportivi e atleti agonisti, donne in gravidanza ed allattamento e chiunque si trovi a lavorare o villeggiare in città con temperature molto elevate. Non dimentichiamoci anche che chi si sottopone a percorsi termali o saune deve avere le giuste accortezze: una corretta idratazione, un’esposizione per tempi limitati al calore e una giusta alternanza di freddo e caldo“.
I rimedi
Cosa possiamo fare quando ci accorgiamo di essere disidratati? “Generalmente è sempre meglio prevenire che curare”, ricorda l’esperta. “In ogni caso, per quanto riguarda gli adulti, essi devono bere almeno sei bicchieri di liquidi al giorno (compresi quelli provenienti dal consumo di alimenti ricchi frutta e verdura). Tale assunzione deve poi aumentare nelle giornate calde, in quelle di lavoro, quando si fa attività fisica all’aperto e, se possibile, dopo vomito e/o diarrea. Inoltre non assumere bevande gassate o troppo zuccherine. Prediligere invece acqua o bevande aromatizzate per lo sport, adatte a rimpiazzare gli elettroliti perduti durante un’intensa attività fisica”.
“Se si ha una disidratazione lieve, la soluzione migliore è sempre quella di bere molta acqua. Se invece siamo in un contesto moderato o grave, è necessario reintegrare gli elettroliti persi (in particolare sodio e potassio). Le soluzioni reidratanti orali spesso addizionate di amminoacidi e vitamine sono efficaci per la reidratazione causata da vomito o diarrea nei bambini e per gli adulti anche in periodo estivo o dopo l’attività sportiva. Nel caso di soggetti che vomitano, questi potrebbero non essere in grado di trattenere liquidi a sufficienza da trattare la disidratazione. Infine, in alcuni casi è richiesto il trattamento da parte del medico con soluzioni per via endovenosa contenenti cloruro di sodio (sale)”.
È anche fondamentale apportare energia alle cellule per recuperare le forze con il giusto apporto di integratori ricchi di vitamine, amminoacidi e coenzimi che servono proprio a ricreare quell’energia cellulare che con la dieta si fa molta fatica a reintegrare normalmente.
Barbara Spagnolo
AD di Officina Speziale, classe 1980, Barbara Spagnolo si è laureata in Farmacia presso l’Università di Ferrara, ha conseguito brillantemente un Dottorato di Ricerca in Farmacologia tra l’Università di Ferrara e la California validato da importanti pubblicazioni scientifiche, e successivamente un Master di II livello come Ricercatore Clinico che l’ha portata a lavorare nel campo delle sperimentazioni cliniche sia come Ricercatore ospedaliero che come Monitor e Manager di studi clinici per CRO internazionali leader nel settore dei dispositivi medici, collaborando nel coordinamento di sperimentazioni cliniche di fase II e III (farmaci e dispositivi medici) di importanza internazionale.
Dopo aver vissuto in America, in Spagna, in Emilia Romagna e in Salento e non ultimo in Svizzera a Zurigo, dal 2017 ha deciso di riportare la sua esperienza professionale nella sua terra, circondata dai suoi affetti, riprendendo il lavoro di farmacista in prima linea per il bene dei pazienti e la direzione di Officina Speziale.