sabato 4 Maggio 2024

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Eritritolo: rimedio miracoloso?

Il nuovo articolo delle dott.sse Erica Rosati e Francesca Ardone, biologhe nutrizioniste.

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Eritritolo: rimedio miracoloso?. I dolcificanti artificiali sono utilizzati come sostituti dello zucchero perché hanno un maggior potere dolcificante e meno calorie, per questo vengono spesso indicati in soggetti con diabete o obesità. Ma sono davvero utili e soprattutto, un consumo frequente è sicuro? Gli studi ne confermano l’utilità nella prevenzione della carie dentale e nella prevenzione e gestione dell’obesità. Le recenti evidenze scientifiche, tuttavia, mostrano che l’abuso di dolcificanti artificiali come additivi alimentari può avere anche risvolti negativi sulla salute.

Aspartame, Acetilsulfame K, Sucralosio

L’aspartame, l’acetilsulfame K, il sucralosio e la saccarina sono tra gli additivi più comuni impiegati nella produzione di dolci, chewing gum e soft drinks, merito del loro potere dolcificante che è 200-300 volte superiore a quello dello zucchero. Questi composti non vengono metabolizzati dal nostro organismo (a eccezione dell’aspartame) e vengono escreti con le urine. Sono in grado di attivare i recettori del gusto a livello dell’apparato gastrointestinale dove promuovono la secrezione di ormoni legati al metabolismo come le incretine e di conseguenza l’insulina. Favoriscono inoltre l’assorbimento intestinale di glucosio aumentandone il livello nel sangue.

La saccarina

Il più utilizzato in commercio è la saccarina. La sua assunzione porta a un’alterazione del microbiota intestinale correlata a una riduzione della capacità di escrezione dello zucchero e a un aumento dello stesso nei livelli ematici. La saccarina è inoltre l’unico in grado di stimolare direttamente la secrezione insulinica, ma il quantitativo ridotto non è in grado di alterarne i livelli in modo apprezzabile. È importante fare una distinzione tra dolcificanti artificiali e naturali che vengono ottenuti da processi fermentativi o di estrazione a partire dalle piante, come stevia ed Eritritolo.

Eritritolo: rimedio miracoloso?

L’eritritolo appartiene alla categoria dei polioli, zuccheri alcolici naturalmente presenti nelle piante che, non metabolizzati dal nostro organismo, non apportano calorie. L’eritritolo non ha il retrogusto amaro tipico di molti dolcificanti artificiali e ha un potere dolcificante pari al 70% di quello del saccarosio. Nel 2001 l’americana Food and Drug Administration l’ha riconosciuto genericamente sicuro, confermata nel 2003 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare nel 2003, questa indicazione si basa su evidenze a breve-lungo termine in cui si è esaminata la tossicità a livello di sviluppo, riproduzione e genetica.
Gli effetti collaterali più comuni legati al consumo di questo dolcificante sono nausea, diarrea e meteorismo. Gli studi dimostrano che dosi acute di eritritolo non impattano sulla glicemia e sulla secrezione insulinica anzi, si sono evidenziati effetti benefici sulla funzione endoteliale in pazienti diabetici.

L’eritritolo spesso non viene acquistato dal consumatore medio perché considerato meno salutare rispetto allo zucchero da tavola. In realtà, gli studi smentiscono questa teoria dando prova del fatto che il suo consumo è in grado di ridurre i valori di emoglobina glicata, abbassare i livelli di glucosio circolante, ridurre il peso corporeo e i fattori di rischio in pazienti con diabete di tipo II, obesità e sindrome metabolica. Può considerarsi un rimedio miracoloso? Ovviamente no. Gli effetti benefici della sostituzione dello zucchero da tavola con l’eritritolo sono riconducibili al minor consumo di glucosio che tendenzialmente è responsabile dell’aumento di tutti i fattori di rischio citati.

Alla luce di queste evidenze l’indicazione migliore in termini preventivi e salutistici rimane comunque quella di ridurre l’assunzione di zuccheri semplici bilanciando correttamente il carico glicemico ad ogni pasto.

Erica Rosati e Francesca Ardone

Francesca Ardone e Erica Rosati
Francesca Ardone e Erica Rosati

Erica Rosati e Francesca Ardone, Biologhe Nutrizioniste, esercitiamo insieme la loro professione a Traversetolo, in provincia di Parma. Erica Rosati è laureata in Scienze Erboristiche e dei Prodotti della Salute presso l’Università di Parma e ha terminato gli studi laureandosi con lode in Scienze della Nutrizione Umana, curricula Nutraceutica al San Raffaele di Roma con una tesi dal titolo “Ruolo del Microbioma nella Tolleranza Alimentare e possibile utilizzo di Nutraceutici nella modulazione della Risposta Immunitaria”. Francesca è laureata in Scienze Biologiche presso l’Università di Parma e ha terminato gli studi presso la stessa Università, laureandosi con lode in Biologia e Applicazioni Biomediche, curricula Biologia della Nutrizione con una tesi dal titolo “Applicazione della dieta chetogenica nella gestione glicemica del paziente con DMT1”.

Riferimenti

  • Mazi, T.A.; Stanhope, K.L. Erythritol: An In-Depth Discussion of Its Potential to Be a Beneficial Dietary Component. Nutrients 2023, 15, 204. https://doi.org/10.3390/nu15010204
  • Iizuka K. Is the Use of Artificial Sweeteners Beneficial for Patients with Diabetes Mellitus? The Advantages and Disadvantages of Artificial Sweeteners. Nutrients. 2022 Oct 22;14(21):4446. doi: 10.3390/nu14214446. PMID: 36364710; PMCID: PMC9655943.
  • Richardson IL, Frese SA. Non-nutritive sweeteners and their impacts on the gut microbiome and host physiology. Front Nutr. 2022 Aug 25;9:988144 doi: 10.3389/fnut.2022.988144. PMID: 36091255; PMCID: PMC9453245.

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