In Italia arriva Cefiderocol, antibiotico contro i super-batteri. La resistenza agli antibiotici è un’emergenza mondiale. In Europa si stimano 25.000 morti l’anno correlati a infezioni da batteri multiresistenti. In Italia se ne contano ben 10.000. C’è tuttavia una buona notizia: l’arrivo, nel nostro Paese, di cefiderocol, cefalosporina siderofora di ultima generazione che offre copertura contro tutti i patogeni Gram-negativi considerati di priorità critica dall’OMS, e che rappresenta un passo avanti nella lotta ai super batteri, sempre più diffusi.
Cefiderocol: gli studi clinici
Cefiderocol è stato approvato da FDA e da EMA sulla base di studi clinici registrativi.La sua efficacia è stata testata in via anticipata su pazienti in condizioni critiche, molti dei quali affetti da Covid-19, dall’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa diretta dal professor Francesco Menichetti. “La nostra prima preliminare esperienza è stata in 10 pazienti critici che non avevano risposto a precedenti terapie antimicrobiche”, spiega Menichetti. “Il numero è ovviamente esiguo, 10 pazienti, ma il riscontro è stato positivo. Nove su 10 hanno ricevuto il solo cefiderocol, sette su dieci hanno avuto un successo clinico e uno solo è deceduto. Poi durante questo ultimo anno abbiamo portato avanti un’esperienza più consistente su 122 pazienti, 45 trattati col nuovo antibiotico, 77 con le vecchie terapie e colpisce come la mortalità a 14 e a 30 giorni sia nettamente inferiore nel gruppo di pazienti che ha ricevuto il nuovo antibiotico. Quindi una buona esperienza preliminare che conferma come cefiderocol potrà probabilmente apportare benefici nel trattamento dei nostri pazienti con infezioni multiresistenti”.
Cefiderocol: il meccanismo di ingresso cellulare
Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova spiega: 2Questa è una nuova cefalosporina siderofora che ha la capacità di funzionare su quelli che sono i meccanismi di resistenza tipici dei batteri che hanno molteplici strumenti con cui uccidono gli antibiotici e quindi sopravvivono. I Gram-negativi hanno bisogno del ferro per sopravvivere, il ferro trasporta all’interno dei batteri questo antibiotico, di qui il paragone con il cavallo di Troia. Questi canali del ferro fanno sì che il cefiderocol penetri all’interno della cellula e quando è dentro ha la capacità di funzionare all’interno del batterio. Quindi è un modo per andare oltre la parete batterica che sappiamo è uno strumento importante di difesa dei batteri proprio nei confronti degli antibiotici”.