La viola: gentile, profumata, benefica. La Viola odorata cresce nei prati, lungo i sentieri, ai margini dei boschi e nei giardini. La Viola odorata o Viola mammola è la piccola e gentile violetta che ha ispirato tanta poesia per la sua bellezza e il suo profumo avvolgente. Molto particolari i piccoli fiori di colore viola intenso e dal profumo inebriante. Predilige luoghi boschivi ed erbosi. In Italia è più frequente nel centro-settentrione che nel meridione, fino a 1000 m. di altitudine. Ama il fresco e le zone in ombra riuscendo a vivere bene anche su suoli diversi. Si diffonde molto facilmente andando a formare meravigliosi tappeti odorosi. Le foglie hanno forma di cuore e sono verde brillante.
La Viola: utilizzi, proprietà, benefici
Della Viola si utilizzano i fiori che svolgono azione sia sul sistema respiratorio che cutaneo. Si può impiegare anche la sua radice che ha azione più specifica, sul sistema respiratorio, come espettorante. La Violetta è pianta i cui fiori sono ricchi di mucillagini con effetto emolliente e idratante che si esercita sia sulla pelle che sulle mucose. È possibile anche impiegare le sue foglie come lassativo leggero per uso orale e come cataplasmi nelle contusioni, nelle eruzioni cutanee e nelle scottature. Nel corso della storia è stata impiegata nelle affezioni pettorali, nei disturbi del rene, e nelle problematiche cutanee, in particolare nella crosta lattea dei lattanti. Nei disturbi respiratori risulta particolarmente efficace nella tosse, nelle bronchiti, nei catarri, e nel raffreddore.
La pianta dovrebbe essere utilizzata fresca, poiché l’essiccazione riduce le sue proprietà, o in estratto idroalcolico che mantiene tutte le virtù della pianta per lungo tempo. Inoltre può essere usata come diuretico, e come potente depurativo del sangue. Si utilizza come una delle piante più efficaci nella cura di problemi legati alla pelle (ad esempio nell’acne, in vari tipi di dermatosi e nell’ orticaria) e sotto forma di unguenti e creme favorisce la cicatrizzazione di piccole ferite. La Viola mammola è da sempre fonte di ispirazione per il suo “carattere” che richiama sentimenti di purezza, gentilezza e timidezza.
Secondo la narrazione degli antichi Greci Zeus aveva trasformato la ninfa Io, di cui era innamorato, in una giovenca bianca per proteggerla dalla furia della moglie Era. Quando la ninfa pianse per la sua triste sorte, e le sue lacrime caddero sul prato Zeus le trasformò le sue lacrime in profumate violette. Nella cristianità la violetta era dedicata alla Madonna per il pudore e la purezza. Come spesso avviene nella simbologia dei fiori, i più profumati o belli erano spesso associati sia a pensieri di vita che di morte perché ciò che moriva entrava poi nel giro di rigenerazione. Nulla finiva per sempre e i fiori, e fra questi la violetta, richiamavano appunto il movimento incessante della vita.
La viola odorosa comincia a fiorire in febbraio e continua fino ad aprile, i mesi che annunciano la Primavera e la nuova esplosione di vita della natura.