Liquirizia: proprietà e benefici. La Liquirizia, che tutti conosco e assumono come una semplice caramella, è in realtà una delle piante più importanti per il suo effetto sul mantenimento della salute. È una pianta perenne che cresce spontanea su quasi tutto il territorio italiano. Raggiunge il metro di altezza e ha un fusto cavo, eretto, ma la sua parte più sviluppata è costituita da una sorta di fusto sotterraneo, il rizoma, particolarmente ricco di ramificazioni lunghe svariati metri e che rappresentano la sua componente curativa.
La liquirizia: le origini
La liquirizia è originaria dell’area mediterranea e mediorientale; le prime testimonianze della sua utilizzazione medicinale ci provengono dall’antico Egitto. La specie che cresce in Calabria viene ritenuta la migliore perché, rispetto a quella che cresce in Spagna e ancor più quella persiana, è molto più dolce e gradevole. La radice di liquirizia è conosciuta sin dall’antichità nelle medicine tradizionali sia occidentali che orientali, e impiegata prevalentemente per le problematiche respiratorie, calmante della tosse ed espettorante. Il suo nome deriva da “glicos” che significa “dolce” e “glabra”, “liscia”. Dioscoride (I sec d.C.) la indicava oltre che nelle bronchiti anche per i disturbi della digestione ed in particolare nei “bruciori di stomaco”.
Liquirizia: proprietà e benefici
Doppia azione quindi sia nelle problematiche della gola, raucedine e infiammazioni, abbassamento della voce e irritazione delle corde vocali, e poi andando verso le vie respiratorie profonde nella bronchite, del polmone, e dei dolori del petto. Castore Durante la ricorda anche per la sua “proprietà di calmare la sete e non far sentire la fame, conservando le forze”. Pianta cicatrizzante si rivelerà molto utile, per questo, anche nelle ulcere gastro duodenali. In tempi più recenti se ne sono evidenziate le azioni calmanti degli spasmi gastrici e come antinfiammatorio delle mucose dello stomaco. Ugualmente il suo effetto lenitivo sull’intestino la rende delicatamente lassativa. A partire dalla fine degli anni Quaranta emerse la sua proprietà principale come rimedio antinfiammatorio e antiulcera.
Liquirizia è una pianta centrale anche nella Medicina cinese dove viene sempre inserita in tutte le formule a base di erbe perché capace di agire su tutti i meridiani energetici e di aiutare l’azione di tutte le altre erbe presenti nelle formulazioni. Un altro importante effetto di questa pianta è la sua azione di potenziamento del cortisolo che è l’ormone dello stress.
Ultimamente si è mostrata attiva anche come pianta antiallergica. Protegge il fegato, ha azione antiossidante e difende da virus e batteri. Può essere assunta molto facilmente attraverso i pezzetti neri che siamo soliti succhiare appunto come una caramella e l’assunzione di qualche pezzetto al giorno mantiene una buona funzione digestiva e tiene pulite le vie respiratorie. Durante il periodo estivo è consigliata e assunta quotidianamente dalle persone che soffrono di pressione bassa perché in grado di sostenerla e permettere un buon livello di difesa dal caldo intenso. È considerata anche pianta antiastenica e rinvigorente. Questo elemento chiaramente la rende controindicata nei soggetti ipertesi e già in terapia perché potrebbe interagire con i farmaci. Con il succo concentrato delle radici (la liquirizia in pezzi neri, o in polvere) si può fare un buon liquore di liquirizia che va bevuto in quantità moderate per gli effetti sopra descritti. In conclusione per gli amanti della liquirizia: mangiarne con moderazione per avere solo effetti benefici e salutari.
A cura del gruppo di studio Arcangea Pianeta Azzurro.