Lo zafferano: storia, proprietà, utilizzi. Lo zafferano è una spezia costituita dagli stimmi di colore rosso acceso del Crocus sativus, pianta che ama molto il sole aprendosi la mattina e chiudendosi non appena il sole cala. Pur essendo una pianta solare, e proprio in virtù della sua capacità di immagazzinare calore, lo zafferano non teme il gelo.
È stata, un tempo, una pianta coltivata in Italia, e si diceva che lo zafferano italiano fosse il migliore del mondo, tanto da essere chiamato “l’oro rosso”. Ma dal fatto che gli stimmi siano sottilissimi filamenti presenti in numero di tre per fiore, e che debbono essere raccolti a mano, si può capire come gradualmente le coltivazioni siano state, assieme ad altre, abbandonate. E sono proprio gli stimmi che vengono utilizzati in erboristeria.
Oggi assistiamo ad un recupero della coltivazione e raccolta dello zafferano in Italia e le regioni più produttive, che nel passato erano Umbria, Abruzzo, Marche e Sardegna, oggi stanno ripartendo con estese coltivazioni di questo prezioso rimedio.
Lo zafferano: storia, proprietà, utilizzi
Conosciuto e ampiamente utilizzato sin dall’antichità, troviamo nei testi classici della medicina greca e araba l’esperienza delle sue tante applicazioni. Cantato da Ovidio e Plinio, e citato da Omero, ha rappresentato, a fronte delle spezie che arrivavano dall’oriente, la nostra spezia più importante. Era considerata pianta digestiva, antinfiammatoria e di riequilibrio del sistema nervoso. Nel Canone di Avicenna troviamo numerose indicazioni per cui oggi viene riproposta e studiata, fra le altre, la sua azione antidepressiva.
Numerosi studi clinici ne confermano l’azione di stabilizzazione del tono dell’umore a cui si aggiunge anche una significativa azione ansiolitica e rilassante. Possiamo quindi considerare lo zafferano una pianta di riequilibrio del sistema nervoso centrale sia come rimedio di sostegno che di regolazione e recupero delle funzioni. Inoltre, dalla ricerca scientifica, potrebbero arrivare dati interessanti per quanto riguarda la sua azione neuroprotettiva e di incremento dei neurotrasmettitori, nel recupero nel deficit cognitivo e nel calo della memoria soprattutto negli anziani. La presenza di sostanze antiossidanti indica una ulteriore e importante sua sfera specifica che riguarda l’utilizzo dello zafferano nei disturbi dell’occhio e della vista.
L’impiego dello zafferano nel rinforzo degli occhi
Oggi l’attenzione è concentrata infatti sul suo impiego nel rinforzo degli occhi e nelle sue problematiche degenerative, con indicazioni specifiche sulla retina e come coadiuvante nel trattamento del glaucoma. È una pianta che agisce nel riequilibrio del ciclo femminile, se sregolato, e dei disturbi che insorgono nel periodo precedente al ciclo con azione antispasmodica e rilassante e riduzione degli sbalzi di umore e irritabilità.
Aiuta i polmoni e migliora il respiro. Grazie al suo contenuto in vitamine e principi antiossidanti è utile nel trattamento della pelle sia per contrastare la secchezza e l’insorgere delle rughe, sia quando ci troviamo di fronte a dermatiti ed eczemi.
Infine può essere di aiuto nei regimi dimagranti perché induce sazietà e controlla di conseguenza la tendenza a mangiare troppo.
A cura del gruppo di Studio Arcangea-Pianeta Azzurro