martedì 10 Dicembre 2024

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Nesso sarcoma-alimentazione: avviati due studi italiani

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Nesso sarcoma-alimentazione: avviati due studi italiani che analizzano le conseguenze dell’alimentazione nei pazienti affetti da sarcoma e indagano l’effetto della metformina, un antidiabetico per via orale che si utilizza nel trattamento del diabete mellito di tipo 2, come terapia di mantenimento nei soggetti con sarcomi ossei ad alto rischio di ricaduta. Le ricerche, coordinate entrambe dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, verranno presentate al congresso della European Society for Pediatric Oncology (Siop Europa), in programma dal 28 al 30 aprile 2020.

Il primo studio sul nesso sarcoma-alimentazione

Il primo dei due studi si propone, insieme ad altri 7 centri specializzati, di comprendere il legame tra alimentazione e sviluppo dei sarcomi ossei. Mentre per altri tumori il nesso tra alimentazione, stile di vita e prognosi è ampiamente riconosciuto, spiega Alessandra Longhi, principal investigator, “nessuno studio ha finora indagato questi aspetti e la composizione del microbiota in pazienti con sarcomi ossei”. Colmare questa lacuna è dunque l’obiettivo dello studio, che prende in esame 270 pazienti dai 12 anni in su mettendoli a confronto con 540 casi controllo. Lo studio avrà una durata di 4 anni e darà modo di individuare marcatori biologici o caratteristiche associate a questo tipo di tumori.

Il secondo studio sul nesso sarcoma-alimentazione

Il secondo studio, che coinvolgerà anche il CRO Centro di Riferimento Oncologico di Aviano e l’Oncologia Pediatrica di Pisa e Perugia, prenderà in esame un farmaco utilizzato da decenni per abbassare il livello di zuccheri nel sangue, la metformina, come terapia di mantenimento in pazienti dai 14 anni in su, a alto rischio, già colpiti da un osteosarcoma o un sarcoma di Ewing. “Al momento non esistono, per questi sottogruppi, terapie di mantenimento che servono a evitare ricadute. I risultati – conclude la dottoressa Alessandra Longhi, oncologa dell’Istituto Ortopedico Rizzoli – ci diranno se la metformina, che è una terapia ben tollerata anche per anni e di basso costo, possa essere un’opzione utile”.

 

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