Ortica: uno scrigno di clorofilla. Ortica (Urtica dioica) è una pianta diffusa nei campi e conosciuta da tutti per i suoi peli urticanti e le reazioni cutanee che tutti hanno sperimentato nella loro vita. Proprio questa azione irritante l’ortica trovava impiego nella medicina antica come stimolante sensoriale cutaneo nelle paralisi o per riattivare la circolazione e sfiammare le manifestazioni artrosiche e nelle sciatiche.
Le famose urticazioni, cioè il percuotere la parte da trattare con mazzi di ortica fresca, pratica tanto dolorosa quanto efficace, erano trattamenti molto diffusi nella medicina popolare sin dai tempi più remoti. Sin dai tempi remoti l’ortica era comunque considerata anche per la sua peculiarità di pianta in grado di agire sul sangue, sia come emostatico (in tutti i casi dall’epistassi, emottisi o emorragie uterine o mestruazioni emorragiche) e come sostegno del sangue e della sua forza. Potente depurativo ed antianemico dona energia e vitalità.
Pianta protettiva dei campi e dell’uomo, si diceva che mai si verrebbe colpiti dai temporali e dal fulmine tenendo in mano un mazzetto di ortica. Così come si diceva che, se portata addosso sarebbe in grado di allontanare malefici, infermità e malattie.
Ortica: l’utilizzo
dell’ortica si utilizzano tutte le sue parti: foglie, radice e semi. Le foglie sono le più utilizzate nella medicina popolare, per la loro azione antinfiammatoria sulle mucose, rinfrescante per stomaco e intestino e lenitiva per le emorroidi e l’apparato genito-urinario. Oggi prevale la sua azione depurativa utile nei cambi di stagione, diuretica con eliminazione di tossine e urati con beneficio nelle problematiche articolari e nella gotta con riduzione dello stato infiammatorio e del dolore. L’abate Kneipp, insigne rappresentante della medicina naturale e ideatore dell’idroterapia, faceva bollire le foglie e le radici anche per sciogliere i calcoli biliari.
Ortica: uno scrigno di clorofilla
L’ortica è una delle piante che contengono la maggior quantità di clorofilla, il pigmento verde che permette alla pianta di costruire tutto il suo nutrimento partendo dalla reazione fra acqua, sole e anidride carbonica. Ugualmente la clorofilla, la cui struttura è sovrapponibile a quella della emoglobina umana (l’unica differenza è la presenza dell’atomo centrale che è di magnesio nella clorofilla al posto di quello di ferro nell’emoglobina) trova un’interessante e comprovata attività emopoietica con incremento dei globuli rossi e di emoglobina.
In caso di anemie da carenza di ferro l’ortica è in grado di ripristinare sia i valori di ferro circolante che la sua riserva. Tonificando il sangue, migliora l’ossigenazione dei tessuti inducendo una azione antiastenica ed energizzante con incremento della respirazione cellulare. Il suo elevato contenuto in clorofilla la rende utile, dopo assunzione per lungo tempo del suo infuso, nei casi di ulcera gastrica. Ugualmente svolge azione antifermentativa e antiputrefattiva a livello intestinale permettendo di mantenere un buon equilibrio del microbiota. Stimola la secrezione biliare, aumenta il succo pancreatico e stimola la diuresi con eliminazione di tossine.
Ortica: uno scrigno di clorofilla. Le applicazioni per uso topico
Eccellenti anche le sue applicazioni per uso topico, in particolare per la cura dei capelli, di cui incrementa la crescita e regolarizza la secrezione sebacea. In questo caso useremo preferibilmente la radice e le foglie insieme in decotto o nella preparazione di lozioni e aceti.
Oggi la radice di ortica è studiata per la sua azione sull’ingrossamento della prostata, e i risultati ottenuti dagli studi clinici sono molto positivi. Le sue foglie regolano la risposta infiammatoria e ne ostacolano la cronicizzazione. I semi infine, ricchi di acidi grassi omega 3, 6, 9 sono ottimi energizzanti e in grado di mantenere la stabilità della membrana cellulare.
Ortica: l’etimologia
Il termine ortica origina dal latino urere cioè bruciare, reazione che avviene non appena la si tocca, deve però far pensare al suo fuoco non come stimolo dannoso ma come a un calore reattivo di stimolazione e rigenerazione. È stata infatti definita come “… un uomo burbero ma buono di cuore…” che con le sue tante virtù e la sua generosità ci protegge e ci risana.
A cura del Gruppo di Studio Arcangea – Pianeta Azzurro